Moncler vs Canada Goose: La guida al giubbotto perfetto
STYLE
16 Marzo 2020
Articolo di
Simone Dal Passo CarabelliMoncler vs Canada Goose: La guida al giubbotto perfetto
La necessità di acquistare un affidabile e durevole piumino invernale costringe il consumatore medio ad interfacciarsi abitualmente con un vastissimo bacino di marchi specializzati nella produzione di outerwear, che molto spesso conduce al disorientamento più totale guidato poi in linea principale dall'unico grande fattore "moda", che specialmente per quanto riguarda le fasce d'età più giovani va a costituire un elemento particolarmente determinante al momento dell'acquisto.
In questi termini, l'influenza più consistente proviene proprio dai canali mediatici, che ci propongono giorno dopo giorno continui aggiornamenti in merito ai capi più indossati dalle celebrità di fama mondiale, in grado pertanto di muovere vere e proprie masse di consumatori verso l'acquisto del noto pezzo indossato in occasione del determinato scatto pubblicato sul proprio profilo ufficiale.
Ecco che, grazie a queste sponde promozionali astutamente organizzate da appositi comparti di gestione mediatica istituiti dai più noti marchi d'abbigliamento, la tradizionale reputazione di brand in auge nel corso del 20esimo secolo riesce ad emergere e a conoscere nuova vita anche in tempi contemporanei.
E' da questo presupposto che nasce l'eterna rivalità tra le due eredità artistiche outerwear più influenti del vecchio e del nuovo continente, che si incarnano in maniera esemplare nei rispettivi concetti artistici espressi da Moncler e da Canada Goose: ma quale dei due si dimostra veramente in grado di superare i prodotti della concorrenza in termini di design, tecnologie, qualità ed accessibilità?
La premessa su cui va fondata la risposta alla domanda appena posta è che gli standard qualitativi dei due marchi si avvicinano molto in termini di levatura, nonostante le produzioni siano locate in differenti nazioni ed utilizzino materiali provenienti da zone geografiche altrettanto divergenti.
Da una parte infatti, il marchio francese ha optato per politiche aziendali di offshoring al netto di standard qualitativi che riescono a dimostrarsi sempre indubbiamente soddisfacenti, grazie all'utilizzo di nylon giapponese come risorsa principale e grazie ad una composizione interna corrispondente al più alto livello di down-jacket composition: 90% piumino 10% piuma. Dall'altra, allo stesso modo, la controparte canadese vanta una produzione 100% canadese che da più di metà secolo garantisce uno stardard di isolamento termico da Guinness dei primati, al quale si aggiunge l'utilizzo di vera pelliccia di coyote sud-canadese ed una composizione interna analoga a quella utilizzata dai cugini europei.
Dal punto di vista del design, Moncler ha sempre saputo tenere testa alle più influenti maisons di alta moda conservando il suo indiscutibile ed affascinante europeo, mentre Canada Goose opta storicamente per silhouette e tagli più meno eccentrici e più simili tra loro, seppur tenendo elevatissimo il grado di raffinatezza adottato. A tale aspetto si collega però il fatto prezzo che, se per aggiudicarsi un capo del brand canadese si spazia all'interno di una forbice compresa tra i 450€ e i 1100€, la sponda europea richiede cifre ben più considerevoli, che alzano l'asticella inserendola all'interno di uno spazio compreso tra i 600€ e i 2000€.
In questi termini, l'influenza più consistente proviene proprio dai canali mediatici, che ci propongono giorno dopo giorno continui aggiornamenti in merito ai capi più indossati dalle celebrità di fama mondiale, in grado pertanto di muovere vere e proprie masse di consumatori verso l'acquisto del noto pezzo indossato in occasione del determinato scatto pubblicato sul proprio profilo ufficiale.
Ecco che, grazie a queste sponde promozionali astutamente organizzate da appositi comparti di gestione mediatica istituiti dai più noti marchi d'abbigliamento, la tradizionale reputazione di brand in auge nel corso del 20esimo secolo riesce ad emergere e a conoscere nuova vita anche in tempi contemporanei.
E' da questo presupposto che nasce l'eterna rivalità tra le due eredità artistiche outerwear più influenti del vecchio e del nuovo continente, che si incarnano in maniera esemplare nei rispettivi concetti artistici espressi da Moncler e da Canada Goose: ma quale dei due si dimostra veramente in grado di superare i prodotti della concorrenza in termini di design, tecnologie, qualità ed accessibilità?
La premessa su cui va fondata la risposta alla domanda appena posta è che gli standard qualitativi dei due marchi si avvicinano molto in termini di levatura, nonostante le produzioni siano locate in differenti nazioni ed utilizzino materiali provenienti da zone geografiche altrettanto divergenti.
Da una parte infatti, il marchio francese ha optato per politiche aziendali di offshoring al netto di standard qualitativi che riescono a dimostrarsi sempre indubbiamente soddisfacenti, grazie all'utilizzo di nylon giapponese come risorsa principale e grazie ad una composizione interna corrispondente al più alto livello di down-jacket composition: 90% piumino 10% piuma. Dall'altra, allo stesso modo, la controparte canadese vanta una produzione 100% canadese che da più di metà secolo garantisce uno stardard di isolamento termico da Guinness dei primati, al quale si aggiunge l'utilizzo di vera pelliccia di coyote sud-canadese ed una composizione interna analoga a quella utilizzata dai cugini europei.
Dal punto di vista del design, Moncler ha sempre saputo tenere testa alle più influenti maisons di alta moda conservando il suo indiscutibile ed affascinante europeo, mentre Canada Goose opta storicamente per silhouette e tagli più meno eccentrici e più simili tra loro, seppur tenendo elevatissimo il grado di raffinatezza adottato. A tale aspetto si collega però il fatto prezzo che, se per aggiudicarsi un capo del brand canadese si spazia all'interno di una forbice compresa tra i 450€ e i 1100€, la sponda europea richiede cifre ben più considerevoli, che alzano l'asticella inserendola all'interno di uno spazio compreso tra i 600€ e i 2000€.
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