Moncler trasforma la Stazione di Milano Centrale in una mostra aperta a tutti
STYLE
8 Aprile 2024
Articolo di
Adele StiglianoMoncler trasforma la Stazione di Milano Centrale in una mostra aperta a tutti
La Stazione di Milano Centrale, uno dei luoghi più conosciuti della città, diventerà per la prima volta uno spazio artistico aperto al pubblico in cui alcune delle personalità che ispirano la cultura contemporanea ci inviteranno a sognare. Il progetto, presentato da Moncler, si intitola non a caso “An invitation to dream.” ed è una mostra immersiva curata da Jefferson Hack e filmata e fotografata da Jack Davison che sarà esposta dal 15 al 21 aprile, in occasione della Design Week.
I sogni hanno accompagnato me e Moncler fin dal primo giorno: non abbiamo mai smesso di sognare, di essere fonte di ispirazione e al tempo stesso di lasciarci ispirare dagli altri
Remo Ruffini Presidente e CEO di Moncler
In linea con l’approccio curatoriale di Jefferson Hack nella trasformazione degli spazi pubblici, tutti i cartelloni e gli schermi pubblicitari della stazione ferroviaria saranno collegati per creare un paesaggio immaginario animato da immagini e citazioni, dove testi e ritratti sovrastano il rumore della stazione come potenti invocazioni silenziose, ispirando il pubblico a sognare. Oltre allo stesso Remo Ruffini, tra i protagonisti della mostra troviamo Daniel Arsham, il dottor Deepak Chopra, Isamaya Ffrench, Laila Gohar, Jeremy O. Harris, Francesca Hayward, Julianknxx, Ruth Rogers, Rina Sawayama, Sumayya Vally, Zaya.
In questo progetto abbiamo riunito alcune delle più brillanti menti creative che osano al punto tale da sognare anche per noi. Sono tra coloro che influenzano la cultura contemporanea e sono stati invitati a partecipare proprio perché la loro arte porta con sé nuovi punti di vista e possibilità. Il loro lavoro e i loro talenti profondamente trasformativi li rendono artisti d’eccezione del nostro tempo e quindi ideali per questo progetto
Jefferson Hack Curatore di “An Invitation To Dream”
Le stampe litografiche in bianco e nero di Jack Davison compongono la mostra con l’idea di rallentare il tempo, catturare l’intimità e trasmettere l’umanità del protagonista in un luogo caotico frequentato mediamente da 300.000 persone al giorno. Dopo l’esposizione alla Stazione di Milano Centrale “An invitation to dream.” continuerà in giro per il mondo.
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