La rinascita di Missoni attraverso celebrity e collaborazioni
STYLE
18 Maggio 2023
Articolo di
RedazioneLa rinascita di Missoni attraverso celebrity e collaborazioni
Missoni è uno dei brand italiani che maggiormente sta godendo delle luci della ribalta, soprattutto dopo essere riuscito ad ingaggiare una fetta di pubblico molto giovane, rilanciando l’iconica palette cromatica e il motivo a zig-zag.
La storia di Missoni inizia a metà del secolo scorso, quando Ottavio Missoni e Rosita Jelmini danno vita alla maglieria colorata. L’uno possedeva un’azienda di produzione di capi, l’altra aveva esperienze sartoriali, e così, unendo le forze, se n’è tratto ciò che conosciamo oggi.
Tra scandali e successi, Missoni arriva a La Rinascente, al Pitti, e finanche a Parigi e negli Stati Uniti, supportato da Diana Vreeland, storica direttrice di Vogue.
Il merito dei suoi fondatori è stato quello di aver elevato la maglieria, troppo spesso relegata a qualcosa di sciatto o banale, elevandola grazie al mix di colori e motivi, come l’iconico zig-zag. Un insieme di trame, dunque, che interagisce con strisce, patchwork, tonalità brillanti, e vari materiali, dalla lana al cotone, passando per il lamè e il lurex. La maglieria, dunque, si fa intricata, complessa, una vera e propria opera d’arte indossabile, come spesso è stata definita.
Dopo una storia trascorsa sotto la guida degli eredi Missoni, nel 2022 inizia il cambiamento, e questo ha un nome: Filippo Grazioli. La nuova nomina fa parte di una strategia di rinnovamento che affonda le sue radici negli anni precedenti, ma che prima del 2022 non si era ancora realizzata concretamente. Lo scopo è quello di aumentare la portata del brand, facendolo conoscere e apprezzare anche ai giovanissimi, e proprio sulle orme delle principali maison, anche Missoni abbraccia l’innovazione.
Grazioli, d’altronde, vanta un bagaglio esperienziale rilevante tra Givenchy, Burberry ed Hermès, dove ha conosciuto e sperimentato la modernità, il continuo fluire dell’arte e della moda e lo scorrere veloce delle stagioni, senza dimenticare le radici di ciascuna realtà. Una “mano lussuosa, non snob o concettuale” come affermato da Livio Proli, senza fronzoli, ma concreta.
Sono grato per l’opportunità che mi è stata data e per la possibilità di modellare ulteriormente la mia esperienza in una nuova visione che mantenga la gioia, la freschezza, il senso del colore e la positività che sono le qualità fondamentali di Missoni.
Filippo Grazioli
Il portafoglio collaborativo diventa sperimentalismo puro
L’idea è quella di catturare una nuova fascia di clienti, a partire dai “Millennials” e ampliare la gamma delle collezioni con prodotti più accessibili. Inizialmente ripartendo dalla linea femminile, storico fiore all’occhiello di Missoni, successivamente passando al menswear, leggermente trascurato negli anni, fino a virare verso una linea sempre più genderless. Per far ciò, hanno ampliato innanzitutto il loro portafoglio collaborativo. Il brand streetwear Supreme e Palm Angels guidato da Francesco Ragazzi hanno dato il via alla rinascita di Missoni.
Puntando all’eccellenza della maison per la maglieria italiana, con Supreme ne è nata un’idea di streetwear dalle tonalità più moderne che mai con giacche reversibili, maglioni, polo e felpe. Per quanto concerne Palm Angels, invece, il lavoro a quattro mani tra Ragazzi e Angela Missoni ha dato vita a una sartoria dal taglio boxy, e capi dalle tonalità neutre ma giocose, con sbavature di spray painting, varie texture e forme.
adidas e Suicoke sono due volti della stessa realtà
Forse non tutti sanno che il padre spirituale dell’athleisure è proprio Missoni, quando all’epoca ha unito il know how sportivo di Ottavio Missoni, che ha partecipato anche ai giochi olimpici, con la sartoria di sua moglie, tant’è che all’epoca progettarono anche le uniformi della squadra degli ostacolisti. Ebbene, valorizzando l’eccellenza sportiva, Missoni ha collaborato con adidas per un’iconica Ultraboost seguendo la tecnica di space-dying sul knitwear, e una linea d’abbigliamento in Primeknit. Molto diverso è stato il discorso con Suicoke, utilizzando le silhouette “Moto” e “Depa”il footwear che ne è derivato è stato un perfetto mix di tessuti italiani firmati Missoni, con il design contemporaneo di Suicoke.
Le celebrity e il palco di Sanremo
Ma il vero salto di qualità è stato rappresentato dalla presenza dei capi Missoni nelle 5 serate del festival di Sanremo, con Lazza che ne è diventato portavoce ad honorem mentre cantava la sua “Cenere”. Per l’occasione, l’iconico motivo zig-zag è stato valorizzato su completi brillanti e vividi, ma anche su tonalità più scure ed eleganti, senza per questo perdere lo charme che ha consolidato Missoni come eccellenza italiana.
Anche in occasione della Milano Fashion Week, i volti visti sono stati vari, e soprattutto quelli di idoli della Gen Z, oltre a Lazza, anche Valentina Ferragni, Nicolas Maupas di Mare Fuori, Maria Sole Pollio e Gavin Casalegno. Ma grande estimatore del brand è anche Lewis Hamilton, che in più di un’occasione ha sfoggiato capi Missoni x Palm Angels, Vanessa Hudgens, Cate Blanchett e Barbara Palvin.
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