STYLE

21 Giugno 2023

Articolo di

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Federica Nastri

Gli highlights della Milano Fashion Week

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21 Giugno 2023

Articolo di

Federica Nastri
Valentino SS24 The Narratives Milano Sfilata Spring Summer
Valentino

Gli highlights della Milano Fashion Week

Con l’inizio della bella stagione, le strade di Milano si trasformano in vere e proprie passerelle.

In occasione della Men Fashion Week Spring Summer 2024, che si è tenuta dal 16 al 20 giugno, sono tornati in scena i look in versione streetstyle sfoggiati da celeb, influencer, editor, buyer, attori e modelli da tutto il mondo.

Parola d’ordine? Libertà. Libertà di esprimersi, di redimersi e di lasciarsi andare attraverso capi dal tocco audace e sensuale, come camicie trasparenti – un vero must – top, short e gonne ampie in denim o lino.

La stessa libertà che abbiamo avuto modo di osservare anche sulle passerelle dei più noti fashion brand che hanno sfilato in occasione della manifestazione. Di seguito dunque, una piccola selezione dedicata ad alcuni marchi che hanno reso la settimana della moda milanese appena terminata ricca di novità.

VALENTINO

Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino, porta in scena una sfilata unica dal titolo “The Narratives” per ridefinire il concetto di mascolinità.

Che cosa significa essere uomini al giorno d’oggi? A questa domanda Piccioli risponde: “oggi il vero potere dell’uomo è essere libero anche di mostrare la propria fragilità”. Le uniformi della virilità, a cui la società ci ha da sempre abituato, vengono trasformate in capi per essere indossati da una nuova generazione che non ha paura di osare.

La nuova collezione menswear SS24 è caratterizzata da blazer, cappotti dal taglio sartoriale e camicie over portati con short dai colori soft, sgargianti e con stampe. Sono come sempre i dettagli a fare la differenza e lo dimostra l’evidenza dei ricami floreali al posto della cravatta o posti all’occhiello della giacca.

Valentino torna a sfilare per la collezione uomo in Italia, dopo ben tre anni dall’ultima volta, in una location d’eccezione: il cortile dell’Università Statale di Milano, la stessa scelta da Valentino Garavani nel 1985. Per Piccioli, dunque, è importante seguire un ideale di evoluzione e progresso in base al periodo storico in cui ci si trova, ma è anche fondamentale mantenere uno stretto legame con i valori che da sempre caratterizzano il brand.

Questa sfilata trasmette un messaggio di inclusività, grazie soprattutto al coinvolgimento e alla partecipazione degli studenti; un’opportunità per confrontarsi con le generazioni del futuro.

MSGM

Se riflettiamo, qual è la prima parola che associamo al mondo della moda per definirlo? Molto probabilmente sogno.

Massimo Giorgetti – fondatore del marchio – per la nuova collezione MSGM pur ispirandosi ad un’idea del viaggio, questa volta va oltre il sogno per portare il brand ad un ideale di crescita e realtà.

È una collezione molto personale, nasce da un mio viaggio in Tanzania, dove mi piaceva fotografare l’alba, il momento in cui si interrompe il sogno e inizia un nuovo giorno.

Massimo Giorgetti Fondatore di MSGM

Massimo Giorgetti

Fondatore di MSGM

I capi in passerella evidenziano un’analisi di introspezione per il designer, che attraverso il gusto della semplicità è riuscito a riprodurre ciò che ha visto realmente con i suoi occhi. A caratterizzare la collezione, infatti, tailoring e colori dell’alba, grazie a giacche dal taglio morbido ma lineare, pantaloni larghi e fluidi, completi in cotone sfrangiato in print animalier. Non mancano, poi, T-shirt e canottiere, sempre dalle nuance calde e avvolgenti, in riferimento ai paesaggi tipici della savana.

L’Africa con la sua storia e la sua magia è riuscita ad ispirare il designer e a portare MSGM verso una nuova consapevolezza: la realtà è meglio della fantasia.

JORDANLUCA

È importante conoscere le nuove generazioni all’interno del mondo della moda, perché sempre capaci di regalare un’aria di ventata fresca.

Tra questi emerge sicuramente il marchio Brit-Italiano JORDANLUCA – fondato a Londra nel 2018 da Jordan Bowen e Luca Marchetti – che si è distinto durante questa settimana della moda milanese. Il brand è emerso in maniera repentina in quanto ha rivoluzionato la visione dello streetwear in versione couture.

Oltre ad aver presentato la collezione uomo, per la prima volta JORDANLUCA ha presentato anche la collezione donna in un’ottica glamour e sexy, attraverso abiti in raso e in pizzo trasparente.

Per questa stagione il brand porta nuovamente alla ribalta il kilt – ormai elemento distintivo dei due designer – rivisitato come gonna a tubino o trasformato in abito, accompagnato da blazer mono e doppiopetto. Tra le proposte, poi, camicie con collo profondo o ribaltato su cui poggiano delle cravatte, anch’esse capovolte, e una serie di pantaloni morbidi e molto larghi.

Gli abiti sono stati arricchiti da dettagli e particolari, come harness, lacci spinati e borchie per rievocare l’animo punk dei due stilisti.

E’ il colore rosso a predominare per tutto il tempo dello show e ad essere il vero protagonista; il rosso inteso come simbolo dell’amore, della passione e della rivoluzione, fautore di cambiamenti significativi.

PRADA

Ancora una volta il duo Miuccia Prada e Raf Simons si rivela vincente: per questa stagione anche Prada vuole trasmettere un nuovo concetto di mascolinità, libero da ogni stereotipo della società moderna.

L’intera collezione parte dall’idea della camicia bianca – il capo base per costruire un intero guardaroba – utilizzata dai due designer in forma concettuale come tela in cui dipingere una nuova idea di semplicità.

Spesso parliamo di semplificazione – qui, invece, abbiamo puntato all’espansione di qualcosa di semplice. Se la vita e la sua comprensione sono molto complesse, la semplicità può essere a volte troppo semplice. Ci interessava invece elaborarla ed estenderla, riconsiderando le cose semplici attraverso la sofisticazione dei pensieri.

Miuccia Prada Direttore creativo di Prada

Miuccia Prada

Direttore creativo di Prada

Leggerezza e comodità sono le caratteristiche principali degli abiti che si articolano in camicie sfrangiate dalle maniche allungate, pantaloni lunghi dal taglio morbido o short dalle linee sartoriali ma allo stesso tempo rivisitati in chiave fluida e contemporanea. A completare i look anche blazer e lunghi cappotti color pastello.

Questa collezione insegna che gli abiti possono davvero esprimere un messaggio forte, rivoluzionario e di assoluta libertà del corpo per chi li indossa.

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