Il rap italiano sta vivendo probabilmente il momento più florido degli ultimi anni, conquistando una fetta sempre più ampia di pubblico e attirando l’attenzione dei principali artisti del panorama internazionale.

Nel corso di questo periodo, quasi tutti i rappers hanno rilasciato almeno 2 progetti, una serie di featuring di spessore, e si sono dimostrati degli ottimi influencer, trasformando il proprio personaggio in una figura di culto per tutti i propri fans. L’unico a non aver quasi proferito parola, nascondendosi in una spessa coltre di mistero, è stato Marracash.

Abbiamo atteso 4 lunghi anni dal suo ultimo lavoro solista, ma finalmente possiamo dire che ne sia valsa la pena: Marra ha annunciato il disco, fuori ovunque il 31 ottobre.

Nell’epoca dei social media, sembra che in Italia la strategia di marketing più efficiente sia il silenzio. Potrebbe sembrare un ossimoro, ma in questo particolare momento storico i fans apprezzano maggiormente la scelta di coloro che vogliono far parlare la musica, piuttosto che le proprie Instagram Stories.

Dunque, dopo una lunga e sofferta assenza, siamo tutti pronti ad ascoltare il nuovo album del rapper di Barona.

Quello che molti non sanno, tuttavia, è la passione di Marracash verso l’universo del fashion, concependo uno stile molto particolare e un look inconfondibile. Rimarrà per sempre celebre la sua barra all’interno di “Salvador Dali”, brano estratto da “Santeria”, nella quale esprime con chiarezza l’evoluzione del proprio stile: “Guarda come vivo, frà sembravo un marocchino, ora sembro un marocchino ricco”. Un verso che nella sua semplicità ha racchiuso un’intera ideologia: avendo trascorso la propria giovinezza tra gli insulti di coloro che lo paragonavano a un marocchino e diversi affanni economici, dopo aver raggiunto la fama, e di conseguenza una maggiore stabilità, Fabio può finalmente permettersi tutti i capi che desidera, costruendo un vero e proprio look personale.



Marracash si è sempre distinto per sfoggiare capi non necessariamente riconducibili all’universo streetwear, mostrando diverse volte uno stile più classico, esplicitato dalle iconiche “Check Shirts” di Burberry, oppure da altri capi di alta moda, muovendosi in assoluto comfort tra brand come Prada, Gucci e Louis Vuitton. Ovviamente un rapper non può assolutamente esimersi dall’arte dell’ostentare, anche se nell’ultimo periodo Marra ha preferito indossare capi di marca meno appariscenti, anteponendo dunque la qualità del prodotto al suo appeal.





Non dimentichiamo tuttavia l’interesse da parte del rapper verso tutte quelle realtà appartenenti alla cultura urban, dalla quale quest’ultimo proviene e si sente parte. Sicuramente uno dei brand più apprezzati da Marracash in questo ambito è BAPE: sin dagli albori della sua carriera, dai primi anni di collaborazione con la Dogo Gang, il rapper si è fatto più volte vedere con indosso capi firmati dal marchio giapponese fondato da Nigo, anche prima che diventassero di tendenza. Gli ultimi scatti lo ritraggono mentre sfoggia alcune Shark Hoodies o alcuni items della recente collaborazione tra il brand e adidas.




Per concludere, non bisogna tralasciare l’impatto che la sua figura ha assunto nello sviluppo e nell’affermazione di un brand italiano devoto alla street culture, ossia Iuter. Più volte designato come volto centrale nelle campagne pubblicitarie del brand milanese, Marracash è diventato un ambassador non solo di Iuter, ma in generale di tutto il movimento urban in Italia.




In attesa che vengano annunciati il titolo e la tracklist di questo progetto, che molti additano già come “il miglior album dell’anno”, attendiamo la release di quello che sarà un interessantissimo “concept disc” (ogni traccia sarà collegata da un legame come nel corpo umano), con la certezza che la musica incentrata sul contenuto vinca su qualsiasi cosa, anche sul tempo.