Ad oggi l’universo della gioielleria è sicuramente uno dei settori più redditizi, con un ampio margine di miglioramento e in continua crescita.

Proprio per questo motivo i marchi più blasonati fanno molto spesso gola alle grandi multinazionali, attratte sempre di più dalle dinamiche di questo mercato. Da qualche ora è iniziata a diffondersi l’interessantissima notizia che LVMH, importantissima holding proprietaria di marchi come Louis Vuitton e gestita dal potentissimo Bernard Arnault, abbia intenzione di aggiudicarsi per intero le quote di Tiffany, celebre marchio americano operante proprio nell’ambito della gioielleria.

Dopo aver acquisito negli ultimi anni anche Bulgari, uno dei marchi più influenti nello stesso settore, la holding pare abbia intenzione di investire una somma di circa $14,5 miliardi, attribuendo a ogni azione di Tiffany un valore di $120 e attuando una supervalutazione del 22% rispetto alla quotazione del marchio alla chiusura di venerdì, ammontante a $12 miliardi.

Tuttavia, sembra che questa cifra venga ritenuta insufficiente dai vertici del marchio, i quali non appaiono molto inclini nel privarsi così facilmente delle quote di quest’ultimo, sicuramente uno dei brand più appetibili e ricercati fra le concorrenti.

Dall’altra parte, invece, LVMH sta cercando di portare a termine un percorso intrapreso ormai qualche anno fa, con lo scopo principale di ottenere il monopolio anche nel mondo della gioielleria, forti della propria supremazia nel campo del luxury e del beauty.

La holding non ha smentito questa notizia, confermando anzi pubblicamente di aver stretto alcuni contatti preliminari con Tiffany, senza però assicurare che l’operazione si concluda con un’ipotetica fumata bianca.

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