Louis Vuitton Time Capsule: Un viaggio nel tempo tra tradizione e innovazione
STYLE
18 Ottobre 2019
Articolo di
Gianluca Del BelloLouis Vuitton Time Capsule: Un viaggio nel tempo tra tradizione e innovazione
Approdata a Milano un mese fa, l’installazione itinerante firmata Louis Vuitton lascerà Piazza Duomo il 20 di Ottobre e se ancora non gli avete fatto visita, beh, allora vi consigliamo di immergervi in questa esperienza.
Sotto lo sguardo attento della Madonnina, Louis Vuitton Time Capsule si erge con lo scopo di farci compiere un viaggio nella storia della Maison, attraverso le pietre miliari prodotte dal 1854 ad oggi, che si distinguono nel campo dell’innovazione, della tecnologia e del design.
Una storia lunga 165 anni che profuma di avanguardia, ripercorsa attraverso dei pezzi di archivio unici, tremendamente pionieristici, che ci rendono consci di quanto Louis Vuitton sia stato un precursore dei tempi odierni.
La mostra si concentra su quattro temi principali: le invenzioni, il viaggio, l’arte di custodire oggetti e le icone della Maison.
Ed è proprio dai temi del viaggio e delle invenzioni che questa esperienza immersiva comincia; si, perché il viaggio ed i viaggiatori si sono evoluti nel tempo, e Louis Vuitton, sin dal 1854, è riuscito sempre ad anticiparne le esigenze.
I primi bauli prodotti dalla maison si integrano con gli outfit più avveniristici disegnati da Virgil Abloh e si intuisce come il designer statunitense non abbia mai perso di vista l’heritage della casa francese.
I viaggi diventano sempre più frequenti e i bauli si trasformano così in borsoni e zaini, più facili da trasportare; si viene quindi guidati verso la fine dello spazio dedicato a questo tema, che si conclude con l’esposizione della collaborazione più celebrata di sempre: Supreme x Louis Vuitton.
La denim Jacket, lo zaino, lo skateboard ed il suo baule hanno questa aurea mistica di intoccabilità e dimostrano come i tempi siano cambiati e come Louis Vuitton abbia colto questa rivoluzione generazionale, ancora una volta in anticipo sui tempi.
Il perfetto connubio tra tradizione ed innovazione lo si ritrova durante tutto il percorso, anche affrontando il terzo tema, ovvero l’arte del custodire gli oggetti.
Louis Vuitton, il fondatore della Maison francese e grande esperto nell’arte dell’imballaggio, iniziò la sua carriera come emballeur, divenendo il preferito dell’imperatrice Eugenia.
È così che Louis Vuitton si interessa allo stile di vita dei propri clienti e gli fornisce la soluzione perfetta per custodire i loro oggetti più preziosi, specializzandosi nell’arte di realizzare borse, custodie e accessori in generale.
In questa sezione si ripercorrono le più storiche collaborazioni della maison francese con i più grandi artisti, come quella con Takashi Murakami, e di nuovo notiamo come Virgil Abloh sia stato in grado di adattarsi perfettamente alla filosofia del marchio, ammirando il suo “porta-borraccia per acqua in pelle Taurillon”.
Nel ripercorrere i 165 anni di storia di Louis Vuitton ci imbattiamo negli abiti per il Red Carpet disegnati da Nicolas Ghesquière, Direttore Artistico delle collezioni Donna, che da sempre vestono le stelle più illustri del cinema moderno.
Al centro di tutto il percorso tematico c’è la Magic Malle, l’installazione immersiva che ci conduce nel mondo visivo e creativo di Louis Vuitton. Al centro della sala, l’iconico baule dotato di schermi proietta i momenti chiave della storia della Maison, dal primo baule prodotto, all’invenzione e la costante evoluzione della tela, fino all’apertura della Fondation Louis Vuitton.
In tutto questo susseguirsi di installazioni e pezzi d’archivio c’è anche spazio per dare dimostrazione delle tradizionali abilità della lavorazione della pelle tramite gli artigiani francesi della Maison, che lavorano con dedizione sotto gli occhi dei visitatori.
Time Capsule resterà a Milano fino al 20 di Ottobre (domenica), per poi proseguire nel suo viaggio itinerante verso la sua diciottesima destinazione.
Vi consigliamo di approfittate del Week-end per dare un’occhiata!
Per maggiori informazioni vistate il sito ufficiale Louis Vuitton.
Foto realizzate da Silvio Tovaglia
Sotto lo sguardo attento della Madonnina, Louis Vuitton Time Capsule si erge con lo scopo di farci compiere un viaggio nella storia della Maison, attraverso le pietre miliari prodotte dal 1854 ad oggi, che si distinguono nel campo dell’innovazione, della tecnologia e del design.
Una storia lunga 165 anni che profuma di avanguardia, ripercorsa attraverso dei pezzi di archivio unici, tremendamente pionieristici, che ci rendono consci di quanto Louis Vuitton sia stato un precursore dei tempi odierni.
La mostra si concentra su quattro temi principali: le invenzioni, il viaggio, l’arte di custodire oggetti e le icone della Maison.
Ed è proprio dai temi del viaggio e delle invenzioni che questa esperienza immersiva comincia; si, perché il viaggio ed i viaggiatori si sono evoluti nel tempo, e Louis Vuitton, sin dal 1854, è riuscito sempre ad anticiparne le esigenze.
I primi bauli prodotti dalla maison si integrano con gli outfit più avveniristici disegnati da Virgil Abloh e si intuisce come il designer statunitense non abbia mai perso di vista l’heritage della casa francese.
I viaggi diventano sempre più frequenti e i bauli si trasformano così in borsoni e zaini, più facili da trasportare; si viene quindi guidati verso la fine dello spazio dedicato a questo tema, che si conclude con l’esposizione della collaborazione più celebrata di sempre: Supreme x Louis Vuitton.
La denim Jacket, lo zaino, lo skateboard ed il suo baule hanno questa aurea mistica di intoccabilità e dimostrano come i tempi siano cambiati e come Louis Vuitton abbia colto questa rivoluzione generazionale, ancora una volta in anticipo sui tempi.
Il perfetto connubio tra tradizione ed innovazione lo si ritrova durante tutto il percorso, anche affrontando il terzo tema, ovvero l’arte del custodire gli oggetti.
Louis Vuitton, il fondatore della Maison francese e grande esperto nell’arte dell’imballaggio, iniziò la sua carriera come emballeur, divenendo il preferito dell’imperatrice Eugenia.
È così che Louis Vuitton si interessa allo stile di vita dei propri clienti e gli fornisce la soluzione perfetta per custodire i loro oggetti più preziosi, specializzandosi nell’arte di realizzare borse, custodie e accessori in generale.
In questa sezione si ripercorrono le più storiche collaborazioni della maison francese con i più grandi artisti, come quella con Takashi Murakami, e di nuovo notiamo come Virgil Abloh sia stato in grado di adattarsi perfettamente alla filosofia del marchio, ammirando il suo “porta-borraccia per acqua in pelle Taurillon”.
Nel ripercorrere i 165 anni di storia di Louis Vuitton ci imbattiamo negli abiti per il Red Carpet disegnati da Nicolas Ghesquière, Direttore Artistico delle collezioni Donna, che da sempre vestono le stelle più illustri del cinema moderno.
Al centro di tutto il percorso tematico c’è la Magic Malle, l’installazione immersiva che ci conduce nel mondo visivo e creativo di Louis Vuitton. Al centro della sala, l’iconico baule dotato di schermi proietta i momenti chiave della storia della Maison, dal primo baule prodotto, all’invenzione e la costante evoluzione della tela, fino all’apertura della Fondation Louis Vuitton.
In tutto questo susseguirsi di installazioni e pezzi d’archivio c’è anche spazio per dare dimostrazione delle tradizionali abilità della lavorazione della pelle tramite gli artigiani francesi della Maison, che lavorano con dedizione sotto gli occhi dei visitatori.
Time Capsule resterà a Milano fino al 20 di Ottobre (domenica), per poi proseguire nel suo viaggio itinerante verso la sua diciottesima destinazione.
Vi consigliamo di approfittate del Week-end per dare un’occhiata!
Per maggiori informazioni vistate il sito ufficiale Louis Vuitton.
Foto realizzate da Silvio Tovaglia
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