Louis Vuitton ha presentato la collezione menswear Spring/Summer 2022 attraverso il film “Amen Break”
STYLE
25 Giugno 2021
Articolo di
Beatrice PaneroLouis Vuitton ha presentato la collezione menswear Spring/Summer 2022 attraverso il film “Amen Break”
Se da una parte i brand che hanno sfilato durante la Paris Fashion Week hanno voluto trasmettere un senso di gioia e di speranza attraverso le loro presentazioni, dall'altra parte Virgil Abloh ha pensato a un'atmosfera più dispotica e misteriosa per l’estate a venire. La tanto attesa sfilata, che già durante il countdown della presentazione ha generato hype grazie alla preview delle Air Force 1 in collaborazione con Nike, ha preso e ribaltato le aspettative del pubblico attraverso un vero e proprio cortometraggio che esplora il concetto fisico di trasmissione e contaminazione.Il film, intitolato “Amen Break” e diretto da Mahfuz Sultan, vede comparire una serie di nomi noti all’interno del cast, come GZA, Goldie, Saul Williams, Jim Joe e Lupe Fiasco. Già il nome, tratto da dalla traccia del 1969 “Amen, Brother” del gruppo soul Winstons, ci rimanda ad un preciso periodo storico dell'arte e della black culture, in cui “la musica elettronica e l'hip hop sono emersi come gemelli dallo stesso uovo e si sono riversati in ogni parte del globo”.Non a caso, il cortometraggio è una reinterpretazione della storia dell’artista e rapper Lupe Fiasco, che tra gli anni ’70 e ’80 è riuscito a influenzare un’intera generazione attraverso idee di pace e a evidenziare opportunità fino a prima sconosciute per i ragazzini del Southside. Il tutto, influenzato dal padre che ha creduto nelle arti marziali come via di uscita dalle turbolenze delle gang e lo ha pensato come metodo di indottrinamento alternativo.Attraverso la storia che narra di un padre e di un figlio legati da una perdita senza nome, il film esplora il concetto di “trasmissione”, inteso come l'atto di passare qualcosa da persona a persona, attraverso il quale le ondate di cambiamento si fanno strada tra le generazioni e influenzando la vita degli altri. Ed è così che il film si trasforma in un viaggio nel quale i vestiti diventano come costumi che rappresentano le divisioni generazionali: partendo da veri e propri abiti d’ispirazione kendo, si passa ad anziani in abiti sartoriali eleganti e cappelli a cilindro, fino ad arrivare a giovani che indossano capi sportivi tie-dye e stampe psichedeliche, che ci riportano a un rave anni ’90. Nell’atmosfera generale, il formale si unisce alla cultura club kids, così come le morphsuits si uniscono a completi che riportano fantasie puzzle e coloratissime stampe damier. Un racconto di cultura, moda e generazioni, che annientano i confini e si mischiano tra di loro in uno spazio senza luogo e senza tempo, in cui la collezione menswear di Louis Vuitton ne è protagonista.
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