Nella settimana del Festival di Sanremo tutto si può commentare, giudicare, apprezzare, criticare, condividere, e di tutto ci si può ridere o riflettere, a volte anche contemporaneamente. Prima ancora di ascoltare i brani in gara, però, immediatamente ci attiviamo a dare una valutazione degli elementi che i nostri occhi scorgono per primo: i look, la mise, i colori scelti, l’acconciatura, il portamento, ma soprattutto la coerenza stilistica.

In una serata che è stata un vero e proprio trionfo, anche nello share registrato, gli abiti scelti dagli stylist designati hanno giocato sicuramente un ruolo chiave. Grandi rivisitazioni di capi d’archivio, come quella sfoggiata da Clara in apertura della serata, e moltissime linee apprezzate nelle recenti passerelle hanno tenuto tutti con il fiato sospeso.

Il fil-rouge della prima all’Ariston è stata la palette monocromatica scelta: principalmente total-white e total-black, ma anche altre delicate sfumature pastello, come quelle celesti inaugurate da Loewe e sfoggiate da Ghali, o quelle più solenni di bordeaux con ricami in altorilievo indossate da un Marco Mengoni in gran rispolvero, hanno mostrato una semplificazione delle tonalità portate in scena, ma che, fortunatamente non corrispondono ad un appiattimento della personalità di chi le indossa, né ad un sentimento di noia condivisa.

Questa constatazione, d’altronde, trova perfetta congruenza nel percorso stilistico presentato di recente da numerose maison. Ad esempio, gli ultimi dati diffusi da TagWalk, una delle compagnie più rinomate nell’analisi di look e tendenze viste in passerella, riguardano proprio le collezioni Spring-Summer 2024, e vedono una presenza quasi ugualmente distribuita di look bianchi e neri. Al secondo posto, a pari merito, invece, troviamo il grigio e il blu, per poi trovare piccoli sprazzi di colore, come il beige o le tinte pastello.

Una spiegazione a questa scelta risuona anche nelle parole di Rick Owens, che in occasione dell’ultima passerella ha fatto intendere come colori più neutri, come il nero, o la scala di grigi, accompagnino situazioni economiche e sociali particolarmente delicata, con rispetto e modesta referenza.

Così, su uno dei palchi più importanti del nostro Paese, ogni cantante in gara ha deciso di condividere un messaggio attraverso le proprie parole e le melodie che le accompagnavano, che fosse di gioia, di speranza, di riflessione o di risveglio di coscienza, lo hanno fatto per lo più in tonalità neutre, rispettose, o quiet che dir si voglia, riportando l’attenzione su ciò che le proprie note stavano trasmettendo.

Dargen D’Amico

Annalisa

Geolier

Marco Mengoni

Emma

Ghali

Mahmood

Irama

Sangiovanni