Lo streetwear è più vivo che mai, e l’ultimo drop di Supreme lo ha dimostrato
STYLE
15 Marzo 2022
Articolo di
Aldo AbronzinoLo streetwear è più vivo che mai, e l’ultimo drop di Supreme lo ha dimostrato
Ritornare al passato può essere davvero la scelta giusta per rilanciarsi nel presente? Classica domanda che potrebbe far discutere per mesi senza mai arrivare a una soluzione comune. Tuttavia, osservando con attenzione le dinamiche del fashion system internazionale, appare sempre più chiaro che un po’ tutte le aziende stiano propendendo per lo stesso tipo di decisione in ambito stilistico e comunicativo.Ripensando agli albori del movimento streetwear per come lo conosciamo al giorno d’oggi, sono davvero tantissime infatti le differenze che possiamo riscontrare solo rispetto a qualche anno fa, a partire innanzitutto dallo spropositato numero di acquirenti interessati alle nuove uscite. Dopo mesi di release, raffle ed eventi con accesso esclusivo, è come se nell’ultimo periodo quella “magia” originale si fosse ormai diradata.È per questo motivo che in tanti hanno deciso di cambiare rotta, alla ricerca di un appiglio nelle certezze del passato.Ecco allora che, dopo aver annunciato l’esclusivo drop di una capsule collection collaborativa con Burberry, Supreme ritorna sulla bocca di tutti gli appassionati e totalizza numeri da record, proprio come nel 2017. Era da tempo che il brand newyorkese si trovava infatti in una condizione di appannamento e sembravano ormai lontani anni luce i giorni in cui la folla si accalcava per isolati intorno ai punti vendita, cercando di acquistare un prodotto del drop settimanale. È bastato un annuncio del genere per risvegliare la curiosità anche dei più nostalgici e ricreare le stesse dinamiche del passato in occasione del drop: dall’enorme coda di persone in attesa fuori dallo store di Milano, alla calca monitorata dalla polizia newyorkese in attesa di poter ottenere i ticket per partecipare all’evento.
Ma non è finita qui: da qualche giorno stiamo infatti assistendo al ritorno in auge di un fenomeno che spacciavamo ormai tutti per tramontato, quantomeno sotto gli aspetti di esclusività e limitatezza. Stiamo parlando delle YEEZY BOOST 350 V2, che proprio in questi giorni sono state riproposte nell’iconica variante “Oreo” e andate sold out nel giro di pochissimi minuti, proprio come in occasione del primo drop di questa colorway nel 2017.Se è vero quindi che due indizi fanno una prova, la situazione sembra essere più chiara del previsto: lo streetwear (per come lo conosciamo noi) è tutt’altro che morto, ma ancora in piena attività. E se ritornare ai fasti del 2017 è l’unica soluzione percorribile affinché il 2022 sia degno di essere ricordato, a noi va benissimo così.
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