Dopo dieci anni alla conduzione del comparto creativo di Moschino, tramite una nota ufficiale, la maison ha appena dichiarato che Jeremy Scott non sarà più il creative director.

Nel suo contributo, oltre a numerose collezioni, può vantare l’aver introdotto Moschino all’anima pop-camp coloratissima e gioiosa, che l’hanno reso fortemente riconoscibile sul panorama fashion. Questo è solo l’ultimo dei cambiamenti che stanno interessando il fashion system che oggi, più che mai, necessita di un forte rinnovamento per adeguarsi alle nuove spinte del mercato.

Sono davvero orgoglioso del lavoro che mi lascio alle spalle. Vorrei ringraziare Massimo Ferretti per avermi concesso l’onore di guidare quest’iconica maison. Vorrei ringraziare anche tutti i mie fans che hanno celebrato me, le mie collezioni e la mia visione. Senza di voi nulla sarebbe stato possibile.

Jeremy Scott ex direttore creativo Moschino

Dopo aver portato egregiamente avanti il lascito del suo fondatore, raccogliendone le redini dalle mani di Rossella Jardini, il marchio si è dimostrato ringiovanito e attraente nei confronti della crescente cultura pop, attirando le simpatie di numerose star e celebrity di vari ambiti.

Sono fortunato ad avere avuto l’opportunità di lavorare con una forza creativa qual è Jeremy Scott. Voglio ringraziarlo per il suo impegno decennale nei confronti della maison e per avere lanciato una visione distintiva e gioiosa che sarà per sempre parte della storia di Moschino.

Massimo Ferretti Presidente AEFFE S.p.A.

Non si conoscono ancora i dettagli dietro questo chiacchieratissimo addio, anche l’opinione dei social è divisa: c’è chi accusa che l’eclettismo informale del creativo avesse allontanato la maison dai riflettori “che contano”, e che un rinnovamento fosse estremamente necessario, e chi, dopo dieci anni di guida, non condivide affatto questo allontanamento.