La Birkin di Hermès appartenuta a Jane sarà in mostra a Parigi
ACCESSORIES
22 Ottobre 2024
Articolo di
Adele StiglianoLa Birkin di Hermès appartenuta a Jane sarà in mostra a Parigi
Se pensiamo alla borsa per antonomasia probabilmente pensiamo a lei: iconica, intramontabile, divisiva e difficile da avere. Come tutte le cose magiche, anche la Birkin di Hermès nasce per caso, precisamente nel 1984 su un volo Parigi-Londra dove l’attrice Jane Birkin, seduta accanto all’allora presidente della maison Jean-Louis Dumas, si lamenta di non riuscire a trovare una borsa adatta alle sue esigenze di giovane madre.
Ed ecco che, basandosi sul modello della Kelly, Dumas disegna una borsa di forma rettangolare, capiente, morbida e che ha addirittura uno spazio dedicato ai biberon. Dumas aggiunge poi allo schizzo un’ispirazione della borsa “Haut à Courroies” di Hermès, tradizionalmente usata per trasportare attrezzature equestri, e regala all’attrice il prototipo di questa borsa nera in pelle di vitello, dandole appunto il nome “Birkin”.
Sapeva di aver legato al suo nome un oggetto senza tempo che per la prima volta verrà esposto in Francia. La borsa originale di Jane ha elementi unici e identificativi, diversi dalle altre in commercio: innanzitutto è personalizzata con le iniziali dell’attrice, presenta poi la placcatura in ottone anziché quella in oro ed è dotata di una tracolla non rimovibile che non possiede nessun altro modello e sulla quale Jane era solita appendere il suo tagliaunghie (curioso, se pensiamo al trend del momento di decorare le it bag con ciondoli e charms). Inoltre, fonde due dimensioni distinte, la 35 e la 40, combinando la larghezza e l’altezza della Birkin 35 con la profondità di una Birkin 40.
Proprietaria di questa borsa oggi è Catherine B., che gestisce la boutique parigina “Les 3 Marches” specializzata in moda vintage di lusso, e dato che Sotheby’s ha recentemente festeggiato l’apertura della sua nuova sede parigina presentando una mostra intitolata “Excellence à la Française” – un omaggio ai “migliori esempi della produzione artistica francese dell’ultimo millennio” – era doveroso esporre la prima borsa Birkin, l’originale appartenuta a Jane.
L’attrice donò infatti il prototipo della sua borsa nera a un’asta di beneficenza per la ricerca sull’AIDS nel 1994 e anni dopo Catherine, grazie a un’amica che lavorava proprio in una casa d’aste, ha potuto acquistare questo incredibile modello per una somma non dichiarata. Ancora oggi non è possibile sapere quanto sia costata questa operazione poiché secondo la proprietaria il valore monetario di un manufatto storico “inestimabile” dovrebbe essere di scarso interesse: “Dopo la mia acquisizione, ho voluto mantenere segreto questo acquisto iconico. Limito le mostre a luoghi eccezionali”, ha spiegato Bernier a WWD.
Prima della mostra di Sotheby’s, infatti, la borsa era stata esposta pubblicamente solo due volte: prima al Museum of Modern Art di New York nel 2018 e poi al Victoria and Albert Museum di Londra nel 2020. È strano come la Birkin, pensata per un’attrice dallo stile basic e minimal, forte del suo spirito libero, sia diventata simbolo di lusso ostentato, spesso al centro di contraffazioni e mercati poco limpidi. Anche secondo la donna, le persone interessate a questa borsa oggi non sono attratte dalla sua storia né da quello che rappresenta, piuttosto i potenziali clienti vogliono questo oggetto in quanto bene ultra-esclusivo.
La Birkin di Jane sarà esposta presso la sede di Sotheby’s a Parigi, al numero 83 di Rue du Faubourg Saint-Honoré fino al 31 ottobre.
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