Il meglio della Paris Fashion Week
STYLE
1 Ottobre 2019
Articolo di
RedazioneIl meglio della Paris Fashion Week
Si conclude oggi la settimana della moda parigina, è stata Louis Vuitton l’ultima maison a presentare la collezione Spring-Summer-2020 nella capitale francese.
Come di consueto è stata una settimana frenetica sia per gli addetti ai lavori sia per i cittadini, con all’incirca settanta sfilate, una dopo l’altra, senza sosta.
Molteplici i colpi di scena che si sono susseguiti durante questi giorni, con Parigi che diventa fulcro della moda e si popola di celebrità di livello mondiale.
È già martedì scorso, durante la sfilata di Saint Laurent, che rimaniamo a bocca aperta, ammirando Naomi Campbell che calca la passerella in uno scenario mozzafiato al di sotto della Tour Eiffel.
Inoltre, la maison guidata da Anthony Vaccarello, annuncia che il monomarca posizionato sulla Rive Droite lancerà una linea di condom marchiati Saint Laurent.
Mercoledì è stato il turno di Maison Margiela. John Galliano per la casa francese ha ideato una collezione che trae ispirazione dalle atmosfere della seconda Guerra Mondiale in versione hi-tech con suffragette e crocerossine annesse.
Off-White, con la grande assenza causa stress del suo creatore Virgil Abloh, presenta invece il suo show intitolato “Meteor Shower” ovvero “Pioggia di Meteore”. La sua è una collezione concettuale abbastanza distante dal mondo a cui Virgil ci aveva abituato; le meteore cadute sulla terra non hanno risparmiato i preziosi abiti che si presentano con dei buchi geometricamente perfetti.
Pezzo forte della collezione è la “Meteor Jitney Bag”, una borsa completamente bianca, perforata dalle “meteore” e adornata dall’iconico logo Off-White.
Altra grande assente della settimana è stata Kylie Jenner. La superstar americana doveva infatti presenziare allo show di Balmain per presentare la loro prima linea di make-up in collaborazione.
Oliver Rousteing oltre ad annunciare l’arrivo al cinema di un film sulla sua vita ha presentato la sua collezione ipergeometrica accompagnata da una colonna sonora anni ’90 che includeva pezzi di Britney Spears, Lindsay Lohan e Christina Aguilera.
Balenciaga interpreta la collezione cercando di re-immaginare quelle che Demna Gvasilia chiama “Fashion Uniforms”.
Lo stilista georgiano propone una serie di abiti oversize con spalle larghe, piumini dalla strana conformazione ( la cosiddetta egg-shape), tracksuite e graphic t-shirts che citano programmi della cultura americana come “Balenciaga’s Next Top Model”.
Interessanti anche gli show meno in evidenza come quelli di sacai e A.P.C..
Il brand nipponico, fresco della collaborazione con Nike, propone abiti che si fondono insieme a carte geografiche e collane a forma di mappamondo.
La casa francese invece annuncia tre collaborazioni importanti con JJJJound, Carhartt WIP e René Tadeo Holguin.
L’ultimo giorno della Paris Fashion Week prende vita con la sfilata di Chanel; la SS/20 della maison francese, orfana del suo Direttore Creativo Karl Lagerfeld, omaggia lo stile classico delle ragazze francesi. Le modelle, Gigi Hadid compresa, sfilano so una serie di (falsi) tetti parigini, ricostruiti alla perfezione.
Durante lo show non manca il colpo di scena, infatti una donna si infiltra durante il finale mettendosi a sfilare nell’incredulità generale ed è proprio la modella di origini israeliane, insieme ad alcune colleghe, ad allontanarla.
Con Louis Vuitton, invece, si conclude la settimana della moda parigina. La collezione ispirata a Sarah Bernhardt si snoda tra video proiezioni, stampe ispirate agli anni’20, volumi esagerati e le borse a forma di VHS.
Come di consueto è stata una settimana frenetica sia per gli addetti ai lavori sia per i cittadini, con all’incirca settanta sfilate, una dopo l’altra, senza sosta.
Molteplici i colpi di scena che si sono susseguiti durante questi giorni, con Parigi che diventa fulcro della moda e si popola di celebrità di livello mondiale.
È già martedì scorso, durante la sfilata di Saint Laurent, che rimaniamo a bocca aperta, ammirando Naomi Campbell che calca la passerella in uno scenario mozzafiato al di sotto della Tour Eiffel.
Inoltre, la maison guidata da Anthony Vaccarello, annuncia che il monomarca posizionato sulla Rive Droite lancerà una linea di condom marchiati Saint Laurent.
Mercoledì è stato il turno di Maison Margiela. John Galliano per la casa francese ha ideato una collezione che trae ispirazione dalle atmosfere della seconda Guerra Mondiale in versione hi-tech con suffragette e crocerossine annesse.
Off-White, con la grande assenza causa stress del suo creatore Virgil Abloh, presenta invece il suo show intitolato “Meteor Shower” ovvero “Pioggia di Meteore”. La sua è una collezione concettuale abbastanza distante dal mondo a cui Virgil ci aveva abituato; le meteore cadute sulla terra non hanno risparmiato i preziosi abiti che si presentano con dei buchi geometricamente perfetti.
Pezzo forte della collezione è la “Meteor Jitney Bag”, una borsa completamente bianca, perforata dalle “meteore” e adornata dall’iconico logo Off-White.
Altra grande assente della settimana è stata Kylie Jenner. La superstar americana doveva infatti presenziare allo show di Balmain per presentare la loro prima linea di make-up in collaborazione.
Oliver Rousteing oltre ad annunciare l’arrivo al cinema di un film sulla sua vita ha presentato la sua collezione ipergeometrica accompagnata da una colonna sonora anni ’90 che includeva pezzi di Britney Spears, Lindsay Lohan e Christina Aguilera.
Balenciaga interpreta la collezione cercando di re-immaginare quelle che Demna Gvasilia chiama “Fashion Uniforms”.
Lo stilista georgiano propone una serie di abiti oversize con spalle larghe, piumini dalla strana conformazione ( la cosiddetta egg-shape), tracksuite e graphic t-shirts che citano programmi della cultura americana come “Balenciaga’s Next Top Model”.
Interessanti anche gli show meno in evidenza come quelli di sacai e A.P.C..
Il brand nipponico, fresco della collaborazione con Nike, propone abiti che si fondono insieme a carte geografiche e collane a forma di mappamondo.
La casa francese invece annuncia tre collaborazioni importanti con JJJJound, Carhartt WIP e René Tadeo Holguin.
L’ultimo giorno della Paris Fashion Week prende vita con la sfilata di Chanel; la SS/20 della maison francese, orfana del suo Direttore Creativo Karl Lagerfeld, omaggia lo stile classico delle ragazze francesi. Le modelle, Gigi Hadid compresa, sfilano so una serie di (falsi) tetti parigini, ricostruiti alla perfezione.
Durante lo show non manca il colpo di scena, infatti una donna si infiltra durante il finale mettendosi a sfilare nell’incredulità generale ed è proprio la modella di origini israeliane, insieme ad alcune colleghe, ad allontanarla.
Con Louis Vuitton, invece, si conclude la settimana della moda parigina. La collezione ispirata a Sarah Bernhardt si snoda tra video proiezioni, stampe ispirate agli anni’20, volumi esagerati e le borse a forma di VHS.
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