Il lento declino di Under Armour: Il 2020 sarà l’anno decisivo?
STYLE
16 Dicembre 2019
Articolo di
RedazioneIl lento declino di Under Armour: Il 2020 sarà l’anno decisivo?
Secondo alcuni rumors, sembra che il brand di abbigliamento sportivo Under Armour da qualche tempo navighi in cattive acque. Se fino a qualche tempo fa l'azienda americana era riuscita a mantenere la sua posizione nel mercato, arrivando a fare concorrenza a colossi come Nike e adidas, di recente sembra infatti che le cose abbiano preso una svolta negativa, rivelando un futuro incerto per UA.
I problemi per il marchio iniziano il 22 Ottobre, data in cui il fondatore dell’azienda, Kevin Plank, annuncia che si sarebbe dimesso dal suo ruolo di amministratore delegato dopo 23 anni di attività. Plank sarà sostituito dal direttore operativo Patrik Frisk, che prenderà il suo posto dal 1° Gennaio.
La società ha dichiarato all’inizio di essere sotto inchiesta federale per le sue pratiche contabili, registrando così un calo delle entrate dell’1%.
Under Armour anche l’anno scorso è stato colpito da enormi problemi, che hanno influenzato negativamente l’opinione pubblica: circa 1,3 miliardi di dollari di merce invenduta e lo scandalo dei dirigenti che facevano acquisti personali a spese dell’azienda.
Chissà se nel 2020 il nuovo amministratore delegato riuscirà a risollevare dalle ceneri il marchio sportswear, riprogettando Under Armour attraverso una trasformazione messa in atto sul piano strategico, operativo e culturale.
I problemi per il marchio iniziano il 22 Ottobre, data in cui il fondatore dell’azienda, Kevin Plank, annuncia che si sarebbe dimesso dal suo ruolo di amministratore delegato dopo 23 anni di attività. Plank sarà sostituito dal direttore operativo Patrik Frisk, che prenderà il suo posto dal 1° Gennaio.
La società ha dichiarato all’inizio di essere sotto inchiesta federale per le sue pratiche contabili, registrando così un calo delle entrate dell’1%.
Under Armour anche l’anno scorso è stato colpito da enormi problemi, che hanno influenzato negativamente l’opinione pubblica: circa 1,3 miliardi di dollari di merce invenduta e lo scandalo dei dirigenti che facevano acquisti personali a spese dell’azienda.
Chissà se nel 2020 il nuovo amministratore delegato riuscirà a risollevare dalle ceneri il marchio sportswear, riprogettando Under Armour attraverso una trasformazione messa in atto sul piano strategico, operativo e culturale.
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