Highsnob ci racconta “WANNABE VOL. 3” e i suoi progetti per il futuro
SOUND
27 Maggio 2020
Articolo di
RedazioneHighsnob ci racconta “WANNABE VOL. 3” e i suoi progetti per il futuro
Lo scorso 15 Maggio è uscito "WANNABE VOL. 3", terzo capitolo della saga iniziata nel 2018, che in questo nuovo atto vanta la presenza di Junior Cally ed Enzo Dong.
Per l’occasione, abbiamo dunque deciso di scambiare quattro chiacchiere con Highsnob, per farci raccontare alcune curiosità relative al brano e ai suoi progetti futuri, dopo la recente firma per Sony Music.
Ciao Highsnob! Partiamo dal tuo ultimo singolo “WANNABE VOL. 3” uscito lo scorso venerdì, che va a completare la trilogia iniziata ormai due anni fa. Cosa rappresenta per te “WANNABE”? Questa volta oltre al solito Junior Cally il brano vanta la presenza di Enzo Dong: com’è nata questa collaborazione? Pensi che "WANNABE VOL. 3" possa rappresentare la parte conclusiva del progetto o in futuro potrà esserci spazio per una nuovo capitolo?
Ciao ragazzi! Preciso subito che "WANNABE VOL. 3" non è affatto la parte conclusiva del progetto, anzi, e nemmeno il primo giro di boa, perché altrimenti significherebbe farne 6 in totale. È semplicemente un nuovo capitolo della saga, che va un po' immaginata come "Star Wars": non si sa bene quanti ce ne saranno ancora.
Personalmente "WANNABE" rappresenta sicuramente un rinnovo annuale di stile ma anche una conferma, per me e Junior, di quello che facciamo. Uno stimolo sempre diverso, perché per noi è diventata una sorta di appuntamento fisso, tipo "Ah, cavolo, dobbiamo preparare WANNABE".
Sicuramente ci piacerebbe portarlo avanti e io lo sento proprio parte di me, a maggior ragione con l'uscita di questo terzo capitolo che ha confermato sia lo stile del brano sia quello che si porta dietro. Per tanti rappresenta un appuntamento importante.
Per quanto riguarda invece la collaborazione con Enzo Dong, è nata da un'idea di Junior Cally che, mentre sviluppavo il brano in casa, lo ha fatto sentire ad Enzo, a cui è piaciuto tantissimo, e così è nato tutto.
Posso anticiparvi che sicuramente ci saranno nuovi capitoli: sia io che Junior speriamo di farne il più possibile.
Recentemente hai firmato per Sony Music, un passo molto importante per chiunque intraprenda una carriera musicale. Per te questo rappresenta un punto di partenza oltre che un grandissimo traguardo? Considerato che ormai sono anni che sei presente nella scena musicale italiana, cosa consiglieresti ad un ragazzo alle prime armi?
Nonostante io ne vada molto fiero, la firma non rappresenta un traguardo ma un punto di partenza, un grande passo in avanti per la mia carriera.
Avendo lavorato per molto tempo da indipendente, sapevo benissimo che cosa avrebbe potuto giovare al mio percorso firmare con una major, a partire da un team di lavoro più ampio di quello a cui ero abituato perché, fondamentalmente, prima c'ero io, affiancato da un paio di persone al massimo.
Ad un ragazzo alle prime armi consiglierei di impegnarsi al 100% in quello che fa, e di non prendere questa cosa con leggerezza, perchè anche se in questo periodo storico può bastare la leggerezza per farsi notare, quest'ultima può causare dei danni incredibili nel futuro, poichè può fare illudere di poter lavorare e avere una carriera duratura, quando non sarà assolutamente così. Dopo un po' ci si scontra con realtà molto più tristi della mera fama, che sul web può durare veramente poco. Quindi consiglio semplicemente di lavorare sodo e di credere tantissimo in quello che si fa, senza dare troppo conto a ciò che gli altri dicono e pensano: se uno è convinto di quello che sta facendo, deve proseguire dritto per la sua strada senza perdere di vista l'obbiettivo.
Ora passiamo ad una domanda che guarda al futuro. Quali sono i tuoi progetti musicali per questa seconda parte del 2020? Molti artisti hanno rallentato la propria programmazione a causa dell’emergenza COVID-19, tu come hai vissuto questo periodo di “lockdown”?
Ho utilizzato questo lungo periodo di lockdown come "camera del tempo". È stato un momento in cui sono riuscito a portare avanti e terminare quasi tutti i brani del mio disco, quanto meno in termini di scrittura, e questa cosa, oltre darmi molta energia e grinta, ha fatto sì che io riuscissi a superare questo periodo di totale solitudine in "tranquillità".
Il futuro, sicuramente, prevede l'uscita di "Yang", che è la parte complementare di "Yin" (EP che ho già pubblicato a fine 2019). E' un progetto a cui tengo molto ed è il primo che realizzerò con Sony.
SOLDOUTSERVICE è un magazine che si occupa di moda oltre che di musica. Qual è il tuo rapporto con il mondo dello streetwear? Quale sneaker non può mancare nella tua scarpiera?
La sneaker a cui sono più legato, da un anno e mezzo a questa parte, è sicuramente la Nike Air Monarch Martin Rose, la adoro! Intendo la variante in vernice nera, dalla silhouette irregolare, bellissima. La sto sfruttando al massimo! Era da molto tempo che non mi affezionavo così tanto ad una sneaker come in questo caso.
In linea di massima vivo la questione con molta tranquillità, nel senso che non sono uno che segue forzatamente la moda o che crede che l'abbigliamento sia un aspetto fondamentale nella carriera musicale, come molti rapper adesso sicuramente pensano. Per me è importante essere informati sulla moda - e sui suoi eventi, soprattutto qui a Milano - ma penso vada vissuta nella maniera più sana possibile, altrimenti diventa tutt'altro che piacevole, diventa una fissa, cosa che a me sinceramente, non piace come metodo di approccio. Guardo tutto, seguo un sacco di magazine, ma non acquisto capi solo perché vanno di moda, compro solo ciò che mi piace.
Ringraziamo Highsnob per averci concesso questa interessantissima intervista e vi invitiamo ad ascoltare "WANNABE VOL. 3", disponibile su tutte le piattaforme streaming.
Per l’occasione, abbiamo dunque deciso di scambiare quattro chiacchiere con Highsnob, per farci raccontare alcune curiosità relative al brano e ai suoi progetti futuri, dopo la recente firma per Sony Music.
Ciao Highsnob! Partiamo dal tuo ultimo singolo “WANNABE VOL. 3” uscito lo scorso venerdì, che va a completare la trilogia iniziata ormai due anni fa. Cosa rappresenta per te “WANNABE”? Questa volta oltre al solito Junior Cally il brano vanta la presenza di Enzo Dong: com’è nata questa collaborazione? Pensi che "WANNABE VOL. 3" possa rappresentare la parte conclusiva del progetto o in futuro potrà esserci spazio per una nuovo capitolo?
Ciao ragazzi! Preciso subito che "WANNABE VOL. 3" non è affatto la parte conclusiva del progetto, anzi, e nemmeno il primo giro di boa, perché altrimenti significherebbe farne 6 in totale. È semplicemente un nuovo capitolo della saga, che va un po' immaginata come "Star Wars": non si sa bene quanti ce ne saranno ancora.
Personalmente "WANNABE" rappresenta sicuramente un rinnovo annuale di stile ma anche una conferma, per me e Junior, di quello che facciamo. Uno stimolo sempre diverso, perché per noi è diventata una sorta di appuntamento fisso, tipo "Ah, cavolo, dobbiamo preparare WANNABE".
Sicuramente ci piacerebbe portarlo avanti e io lo sento proprio parte di me, a maggior ragione con l'uscita di questo terzo capitolo che ha confermato sia lo stile del brano sia quello che si porta dietro. Per tanti rappresenta un appuntamento importante.
Per quanto riguarda invece la collaborazione con Enzo Dong, è nata da un'idea di Junior Cally che, mentre sviluppavo il brano in casa, lo ha fatto sentire ad Enzo, a cui è piaciuto tantissimo, e così è nato tutto.
Posso anticiparvi che sicuramente ci saranno nuovi capitoli: sia io che Junior speriamo di farne il più possibile.
Recentemente hai firmato per Sony Music, un passo molto importante per chiunque intraprenda una carriera musicale. Per te questo rappresenta un punto di partenza oltre che un grandissimo traguardo? Considerato che ormai sono anni che sei presente nella scena musicale italiana, cosa consiglieresti ad un ragazzo alle prime armi?
Nonostante io ne vada molto fiero, la firma non rappresenta un traguardo ma un punto di partenza, un grande passo in avanti per la mia carriera.
Avendo lavorato per molto tempo da indipendente, sapevo benissimo che cosa avrebbe potuto giovare al mio percorso firmare con una major, a partire da un team di lavoro più ampio di quello a cui ero abituato perché, fondamentalmente, prima c'ero io, affiancato da un paio di persone al massimo.
Ad un ragazzo alle prime armi consiglierei di impegnarsi al 100% in quello che fa, e di non prendere questa cosa con leggerezza, perchè anche se in questo periodo storico può bastare la leggerezza per farsi notare, quest'ultima può causare dei danni incredibili nel futuro, poichè può fare illudere di poter lavorare e avere una carriera duratura, quando non sarà assolutamente così. Dopo un po' ci si scontra con realtà molto più tristi della mera fama, che sul web può durare veramente poco. Quindi consiglio semplicemente di lavorare sodo e di credere tantissimo in quello che si fa, senza dare troppo conto a ciò che gli altri dicono e pensano: se uno è convinto di quello che sta facendo, deve proseguire dritto per la sua strada senza perdere di vista l'obbiettivo.
Ora passiamo ad una domanda che guarda al futuro. Quali sono i tuoi progetti musicali per questa seconda parte del 2020? Molti artisti hanno rallentato la propria programmazione a causa dell’emergenza COVID-19, tu come hai vissuto questo periodo di “lockdown”?
Ho utilizzato questo lungo periodo di lockdown come "camera del tempo". È stato un momento in cui sono riuscito a portare avanti e terminare quasi tutti i brani del mio disco, quanto meno in termini di scrittura, e questa cosa, oltre darmi molta energia e grinta, ha fatto sì che io riuscissi a superare questo periodo di totale solitudine in "tranquillità".
Il futuro, sicuramente, prevede l'uscita di "Yang", che è la parte complementare di "Yin" (EP che ho già pubblicato a fine 2019). E' un progetto a cui tengo molto ed è il primo che realizzerò con Sony.
SOLDOUTSERVICE è un magazine che si occupa di moda oltre che di musica. Qual è il tuo rapporto con il mondo dello streetwear? Quale sneaker non può mancare nella tua scarpiera?
La sneaker a cui sono più legato, da un anno e mezzo a questa parte, è sicuramente la Nike Air Monarch Martin Rose, la adoro! Intendo la variante in vernice nera, dalla silhouette irregolare, bellissima. La sto sfruttando al massimo! Era da molto tempo che non mi affezionavo così tanto ad una sneaker come in questo caso.
In linea di massima vivo la questione con molta tranquillità, nel senso che non sono uno che segue forzatamente la moda o che crede che l'abbigliamento sia un aspetto fondamentale nella carriera musicale, come molti rapper adesso sicuramente pensano. Per me è importante essere informati sulla moda - e sui suoi eventi, soprattutto qui a Milano - ma penso vada vissuta nella maniera più sana possibile, altrimenti diventa tutt'altro che piacevole, diventa una fissa, cosa che a me sinceramente, non piace come metodo di approccio. Guardo tutto, seguo un sacco di magazine, ma non acquisto capi solo perché vanno di moda, compro solo ciò che mi piace.
Ringraziamo Highsnob per averci concesso questa interessantissima intervista e vi invitiamo ad ascoltare "WANNABE VOL. 3", disponibile su tutte le piattaforme streaming.
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