Parlare di questioni legate alle eredità spesso può risultare di cattivo gusto, poiché sono un argomento sempre particolarmente discusso che porta con sé numerose questioni legali. Quando invece si parla di ricchi ereditieri, che hanno fatto la storia e le sorti di grandi aziende, parlare di queste vicende attira sempre una vasta gamma di interessati.

Nel mondo della moda soprattutto, le eredità sono spesso state associate a vicende divertenti, come nel caso di Karl Lagerfeld, che ha lasciato alla sua amata gatta 1,3 milioni di dollari, oltre ad un appartamento, e che rappresenta una delle storie più eclatanti in merito.

Nelle ultime ore, a riaccendere il dibattito su questi super tesori ci ha pensato Nicolas Puech, erede del marchio di lusso Hermès, che in quanto tale possiede un patrimonio di circa 10 miliardi di euro, a cui però mancano dei diretti ereditieri, essendo scapolo. Così, stando a quanto riportato dalle principali testate internazionali, Nicolas Puech avrebbe deciso di devolvere interamente la sua ricchezza al suo maggiordomo, un uomo di origini marocchine di 51 anni, con due figli e una moglie, con cui ha rafforzato il rapporto nel momento pandemico e che, per tale motivo, ha deciso di adottare (sebbene in Svizzera non sia una cosa così tanto usuale, tutt’altro).

Ciò che però Nicolas Puech non si aspettava è che ad osteggiare questo cambiamento nel testamento ci sarebbe stata la fondazione Isocrate, ONG fondata dallo stesso a Ginevra con l’obiettivo di combattere il giornalismo fazioso e fonte di disinformazione, e che nel 2011 era diventata assegnataria dell’eredità. A questo punto, stando a quanto riportato dagli esperti di settore, il maggiordomo potrebbe accedere all’eredità solo se la ONG accettasse questo cambiamento, cosa che appare molto distante dalla realtà, poiché lo stesso segretario generale di Isocrate ha affermato che questo cambiamento di destinazione della successione sarebbe “nullo e infondato”.

Al momento, lo scenario che si prospetta è quello di un’aspra contesa legale che scatterà alla morte di Puech, e non si escludono eventuali ritorsioni anche da parte dei suoi familiari, che potrebbero appellarsi alla circonvenzione di incapace, sebbene al momento non sembri uno scenario realistico. In ogni caso, al tuttofare sono già stati donati due immobili: una villa a Montreux da 4 milioni di franchi e una a Marrakesh da 1 milione e mezzo.