L’attesa è finita: Sabato De Sarno ha debuttato per Gucci
STYLE
22 Settembre 2023
Articolo di
RedazioneL’attesa è finita: Sabato De Sarno ha debuttato per Gucci
Il Gucci-day è arrivato, la data più attesa di questa Milano Fashion Week. Dopo imprevisti e spostamenti, la sfilata guidata da Sabato De Sarno è finalmente andata in scena, in via Mecenate 77, in una location avvolta da fascino e mistero.
Ampio spazio è stato dato agli ospiti presenti nel front-row, su tutti Pierpaolo Piccioli e consorte, legati al giovane designer da lungo tempo; e poi Ryan Gosling, Chiara Ferragni e Fedez, Bad Bunny, Anna Wintour, Kendall Jenner e moltissimi altri.
In un’aria carica di tensione, e forte della grande responsabilità stilistica lasciata da Alessandro Michele, Sabato De Sarno è apparso piuttosto defilato dalle scene, lasciando che fossero i 54 look della collezione Spring/Summer 2024 a parlare per sé. A sciogliere gli indugi ci ha pensato l’atmosfera romantica che ha guidato i passi delle modelle, scanditi dalla voce di Mina che canta “Ancora”, una dichiarazione d’amore in cui riecheggia una continuità con il passato e un profondo rispetto per il futuro che sarà, in un dialogo costituito da più attori, tutti nella riverenza dei canoni stilistici della maison.
La SS24 è stata rappresentata da un forte ritorno al sartoriale, che nel tempo ha reso la casa fiorentina tra le più apprezzate nel panorama high-end. Due sono stati i volti dello show: una forte impronta minimalista, valorizzata appunto dalla sartorialità impeccabile, e l’heritage storico e culturale di Gucci. Tutti i capi mostrati sono state caratterizzati da linee e palette estremamente pulite, impreziosite solamente dall’iconico monogram doppia G, o da dettagli, quali paillettes, cristalli e frange.
Nonostante la fedeltà alle radici della maison, non mancano gli spunti di modernità, osservabili nei tagli estremamente corti, dalla forte presenza di short, e dall’aver sposato il movimento bra-less e gli slip-dress. La donna tinteggiata da Sabato de Sarno è malinconica dell’estetica portata in scena da Tom Ford, e allo stesso tempo è perfettamente collocata nel suo tempo, in una spaccatura che si concretizza in gonne al ginocchio con spacco, bralette con cristalli, tutine estremamente corte, e il pizzo che valorizza i capi.
I due protagonisti indiscussi della passerella, però, sono gli accessori: innanzitutto la gioielleria, già vista nella campagna con Daria Werbowy, e successivamente gli iconici mocassini ritornano in scena con zeppe vertiginose che gli donano una nuova rinnovata personalità, e infine la borsa Jackie, che viene declinata in varie colorazioni.
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