Gucci si schiera contro l’industria del fake
STYLE
22 Novembre 2023
Articolo di
RedazioneGucci si schiera contro l’industria del fake
La maison italiana Gucci, fresca di rinascita dopo aver preso alla propria guida il creativo Sabato De Sarno, ha ripreso attivamente la lotta al mondo della contraffazione, piaga economica e sociale che riguarda moltissime case e marchi, attinenti a più ambiti di beni di consumo e preziosi.
Una delle ultime notizie in tale ambito, risale proprio a qualche mese fa, quando in Russia, due giovani imprenditori, hanno pensato di utilizzare una copia del marchio Gucci, registrandola come marchio brevettato presso la camera di commercio del paese, dove la maison non risulta più registrata.
Nelle ultime ore, però, si è diffusa la notizia che Gucci sia tornata in tribunale proprio per difendersi dalle repliche e in generale dall’industria del fake, intentando una causa contro tre diversi retailer attivi sul territorio americano. Il caso è scoppiato oltreoceano, dove gli item falsi si sono diffusi a macchia d’olio, e proprio per questo motivo, la causa è stata registrata a Manhattan.
Leggendo le parole condivise da WWD, ogni anno Gucci si impegnerebbe, e impiegherebbe milioni di dollari per promuovere i beni e i servizi offerti dalla maison per il mercato americano, per cui il mondo sommerso del falso arrecherebbe un notevole danno, non solo economico ma anche di immagine, almeno per ciò che concerne due di essi.
Le indagini sono partite proprio dalla maison italiana che, per verificare, ha acquistato delle borse dal loro sito, per poi scoprire che non fossero autentiche, nonostante i price tag abbastanza elevati, tanto da riuscire a trarre in inganno una vastissima gamma di consumatori. Le intenzioni di Gucci, dunque, prevederebbero non solo una sanzione pecuniaria per i danni arrecati, ma anche il sequestro e la distruzione dei beni, senza alcuna forma di risarcimento.
Sebbene due dei tre retailer coinvolti abbiano deciso di nascondersi dietro ad un silenzio stampa, il terzo ha immediatamente dichiarato la propria buona fede, mettendo in contatto i fornitori di item falsi con i rappresentanti legali di Gucci, e ha ovviamente dichiarato che non si tirerà indietro in tribunale.
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