L’arte della ristorazione secondo Giorgio Armani
FOOD & BEVERAGE
25 Febbraio 2025
Articolo di
Dario Simonetti
L’arte della ristorazione secondo Giorgio Armani
La più grande prova del successo di Giorgio Armani è forse quella di essere riuscito a costruire attorno al proprio nome un’identità inconfondibile, che nel corso di mezzo secolo si è affermata come un vero e proprio linguaggio universale. Incentrato attorno a capisaldi come essenzialità raffinata, eleganza senza tempo e attenzione assoluta ai dettagli, oggi lo stile Armani trascende i confini della moda, tanto da rappresentare un codice estetico che si esprime in ogni sfumatura del lifestyle: dalla moda all’arredamento, passando per l’hotellerie e giungendo alla ristorazione.
Proprio quest’ultimo settore è ormai uno di quelli in cui il gruppo milanese ha maggiormente consolidato la sua presenza, e la recente apertura del primo Armani/Caffè in Cina, a Pechino, ne è l’ennesima conferma.
In un’epoca in cui le più importanti maison di tutto il mondo sono ormai abituate a espandersi nel settore del food & beverage, il nome di Armani si distingue indubbiamente per il suo ruolo di pioniere: il debutto del brand in tale ambito risale infatti al 1998, anno in cui venne inaugurato il primissimo Armani/Ristorante a Parigi. Un evento che segnò a tutti gli effetti l’inizio di una nuova frontiera per la griffe, che oggi può vantare ben 24 locali tra caffè, ristoranti e lounge distribuiti in quattro continenti.

Tra questi, l’indirizzo parigino è sicuramente uno dei più rappresentativi, nonché uno dei due ristoranti del gruppo a poter vantare una Stella Michelin. Situata al numero 7 di Place du Québec, al di sopra dello store Emporio Armani di Boulevard Saint-Germain, l’insegna si distingue per gli interni che riflettono il minimalismo lussuoso che da sempre caratterizza il marchio, con parquet chiaro, divanetti beige e luci soffuse.
A supervisionare l’attività troviamo l’imprenditore Massimo Mori, che affianca Giorgio Armani nella sua avventura d’Oltralpe fin dal 1998 e che, nel 2006, ha dato vita a un ulteriore baluardo della cucina italiana a Parigi con l’inaugurazione del suo Mori Venice Bar. Ai fornelli, invece, lo chef siciliano Massimo Tringali, ex sous-chef presso il bistellato Casadelmar di Porto-Vecchio, reinterpreta i sapori del Bel Paese in una chiave moderna e sofisticata.


Il secondo Armani/Ristorante ad aver ricevuto il prestigioso riconoscimento dalla Guida è quello di Dubai, città in cui sono presenti in tutto otto locali legati al brand. In questo caso ci troviamo all’interno dell’Armani Hotel al 122esimo piano del Burj Khalifa, dove gli ospiti possono gustare un aperitivo con vista sulla spettacolare Fontana mentre il team di chef, guidato da Giovanni Papi, prepara le ricette della tradizione italiana nella cucina a vista in vetro. Specialità della casa sono gli immancabili tortelli piacentini con ricotta e spinaci, che Re Giorgio stesso ha definito il suo piatto preferito.

A Milano, invece, le location food firmate Armani sono in totale quattro, tutte situate nell’edificio che sorge tra via Manzoni, via Giardini e via Pisoni, sede dell’Armani Hotel. Tra queste si distinguono l’esclusivo Bamboo Bar, un rooftop bar dove assaporare un cocktail, un pranzo informale o un happy hour in un ambiente sofisticato e rilassato, e l’unica sede italiana di Nobu, il celebre ristorante di cucina giapponese che ha scelto proprio il marchio dello stilista piacentino e l’esperienza dello chef Antonio D’Angelo per fare il suo ingresso nel Belpaese.

Come dicevamo, il lusso del gruppo Armani ha raggiunto anche la Cina, dopo aver già debuttato nel continente asiatico nel 2007 con l’apertura dell’Armani/Ristorante di Tokyo. Il nuovo Caffè di Pechino si trova dunque nel complesso del China World Shopping Mall, pochi piani al di sopra della boutique della griffe, e combina il solito design minimalista con un tocco retrò. A livello di arredamento spiccano le poltrone e la carta da parati color carta da zucchero, decorata con un dettagli in oro, mentre anche in questo caso l’offerta culinaria impreziosisce le ricette nostrane più apprezzate con le giuste influenze internazionali.
Toccando altre città importanti come New York, Bologna, Cannes e Mumbai, ogni locale dell’universo gastronomico Armani consolida il brand come un punto di riferimento nel mondo del food & beverage, rappresentando l’estensione di un’estetica unica al mondo in un incontro perfettamente riuscito tra eccellenza culinaria e lusso cosmopolita.
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