Fragment porta lo streetwear nel mondo dell’istruzione
STYLE
11 Dicembre 2019
Articolo di
RedazioneFragment porta lo streetwear nel mondo dell’istruzione
Il movimento streetwear non è mai stato così influente in tutto il mondo come negli ultimi anni, riuscendo ad essere coinvolto in ambiti diversi, ritenuti anche diametralmente opposti secondo l’ideologia comune. Ultimamente ci stiamo infatti abituando sempre di più a vedere partnership inaspettate tra brand appartenenti a due universi totalmente paralleli tra loro, e il risultato è quasi sempre un capolavoro.
Stavolta il richiamo della cultura urban ha stregato anche il mondo dell’istruzione, e la testimonianza di ciò ci viene offerta attraverso una serie di post su Instagram da parte di Hiroshi Fujiwara, founder di Fragment.
Da ciò che possiamo desumere analizzando questi scatti, sembra ormai efferato che un complesso scolastico giapponese, la Seiryo Junior High & Senior High School, abbia esplicitamente chiesto al designer di realizzare in esclusiva una linea d’abbigliamento che funga da divisa per tutti gli alunni frequentanti l’istituto.
Fujiwara, già operante da tempo in questo campo, ha accettato immediatamente la proposta. Quello che infatti non tutti sanno è che qualche tempo fa lo stesso designer di Fragment aveva deciso di intraprendere una nuova avventura, affiancato dal collega Hirofumi Kiyonaga, fondando un brand chiamato proprio “Uniform Experiment”. Lo scopo principale di questo marchio davvero innovativo e particolare è proprio quello di riunire alcuni elementi tipici delle vere e proprie uniformi, rivisitandole attraverso l’applicazione di grafiche e colori stravaganti, ispirandosi anche alla cultura occidentale.
Proprio per questo motivo, il designer giapponese ha deciso di portare avanti questo progetto e realizzare una vera e propria linea d’abbigliamento, ovviamente molto minimal nell’estetica (fanno da padrone le tinte del blue navy e del bianco), ma ricca di dettagli specialmente nella scelta dei materiali e della produzione.
Notiamo per esempio un classico Blazer, impreziosito da una fodera interna a quadroni, oppure ancora dei pantaloni da completo e delle Tracksuits. Il pezzo forte di questa collezione però è indubbiamente la camicia bianca, che nella sezione adibita alla chiusura dei bottoni presenta una grafica davvero particolare, che riproduce in tutto e per tutto la forma di una cravatta.
Questa collaborazione non può che essere quindi un’importante testimonianza della crescita esponenziale che il movimento streetwear sta registrando negli ultimi anni, tanto da stringere accordi così importanti anche con il mondo dell’istruzione.
Stavolta il richiamo della cultura urban ha stregato anche il mondo dell’istruzione, e la testimonianza di ciò ci viene offerta attraverso una serie di post su Instagram da parte di Hiroshi Fujiwara, founder di Fragment.
Da ciò che possiamo desumere analizzando questi scatti, sembra ormai efferato che un complesso scolastico giapponese, la Seiryo Junior High & Senior High School, abbia esplicitamente chiesto al designer di realizzare in esclusiva una linea d’abbigliamento che funga da divisa per tutti gli alunni frequentanti l’istituto.
Fujiwara, già operante da tempo in questo campo, ha accettato immediatamente la proposta. Quello che infatti non tutti sanno è che qualche tempo fa lo stesso designer di Fragment aveva deciso di intraprendere una nuova avventura, affiancato dal collega Hirofumi Kiyonaga, fondando un brand chiamato proprio “Uniform Experiment”. Lo scopo principale di questo marchio davvero innovativo e particolare è proprio quello di riunire alcuni elementi tipici delle vere e proprie uniformi, rivisitandole attraverso l’applicazione di grafiche e colori stravaganti, ispirandosi anche alla cultura occidentale.
Proprio per questo motivo, il designer giapponese ha deciso di portare avanti questo progetto e realizzare una vera e propria linea d’abbigliamento, ovviamente molto minimal nell’estetica (fanno da padrone le tinte del blue navy e del bianco), ma ricca di dettagli specialmente nella scelta dei materiali e della produzione.
Notiamo per esempio un classico Blazer, impreziosito da una fodera interna a quadroni, oppure ancora dei pantaloni da completo e delle Tracksuits. Il pezzo forte di questa collezione però è indubbiamente la camicia bianca, che nella sezione adibita alla chiusura dei bottoni presenta una grafica davvero particolare, che riproduce in tutto e per tutto la forma di una cravatta.
Questa collaborazione non può che essere quindi un’importante testimonianza della crescita esponenziale che il movimento streetwear sta registrando negli ultimi anni, tanto da stringere accordi così importanti anche con il mondo dell’istruzione.
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