Il 2025 segna una tappa fondamentale nella storia di Fendi: l’iconica maison celebra quest’anno il centesimo anniversario dalla sua fondazione, un traguardo che merita festeggiamenti all’altezza della sua eredità. Per l’occasione, dunque, la griffe romana ha messo in campo una serie di iniziative che rendono sì omaggio al suo passato, ma al tempo stesso proiettano il suo nome verso il futuro, dando il via a un nuovo capitolo destinato a lasciare il segno.

Dopo aver conquistato la Milano Fashion Week con lo show “1925 – 2025: Lo spirito del tempo”, Fendi ha ufficialmente riaperto le porte dei suoi headquarters milanesi, ristrutturati proprio in onore del centenario. Il complesso di Via Solari 35 accoglie gli uffici meneghini del brand dal 2013, ma la sua storia affonda le radici in un passato ben diverso. Dal 1889 agli anni Cinquanta, infatti, lo stabile ha ospitato le officine Riva & Calzoni, dove vennero realizzate le turbine per le cascate del Niagara; successivamente, invece, l’artista Arnaldo Pomodoro lo ha trasformato prima nel suo atelier e poi, dal 2005, nella sede della sua Fondazione.

Oggi, i mattoni rossi dell’edificio custodiscono gli eleganti ed efficienti spazi lavorativi Fendi: dall’area espositiva di 1.650 metri quadrati, dove ha avuto luogo l’ultima sfilata-evento, alla zona backstage, passando per l’atelier, gli uffici e la mensa, quest’ultima affacciata sulla terrazza dell’ultimo piano. Ciascun ambiente è energeticamente indipendente dall’altro, mentre una passerella sopraelevata bianca collega le diverse sezioni, creando un equilibrio tra design e funzionalità.

In generale, l’intero edificio è caratterizzato da un forte aspetto industriale, addolcito dall’utilizzo di colori chiari, trasparenze e dall’ampio ingresso di luce. Nella zona welcoming le origini romane della label sono esaltate dall’utilizzo del travertino per pavimento e reception, circondate da pareti a lanterna e da un soffitto in policarbonato retroilluminato.

A imprimere il giusto tocco di stile agli ambienti ci pensano i mobili targati Fendi Casa, come l’iconico sistema di sedute Blow-Up, i tappeti custom o le cosiddette Fur Tablet, opere realizzate con gli scarti di pelliccia proveniente dall’atelier. Il motivo Pequin della maison, inoltre, impreziosisce pareti e divisori, dando vita a un gioco di linee eleganti e sofisticate che richiama l’heritage del brand in un’atmosfera contemporanea e raffinata.

In concomitanza con l’inaugurazione dei nuovi headquarters Fendi, poi, il 20 marzo riaprirà al pubblico il celebre Labirinto di Arnaldo Pomodoro, situato proprio nei sotterranei dell’edificio. Un’opera immersiva da 170 metri quadri che rappresenta la forte impronta lasciata dal creativo nell’arte contemporanea internazionale, e che inserita in questo contesto conferma il dialogo che da sempre lega la maison romana alla cultura.