STYLE

25 Novembre 2024

Articolo di

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Camilla Bordoni

Quando un brand valorizza la sua etichetta

STYLE

25 Novembre 2024

Articolo di

Camilla Bordoni
Fashion Tag label etichette moda

Quando un brand valorizza la sua etichetta

Nel mondo della moda ogni dettaglio conta, così anche le etichette possono trasformarsi in vere dichiarazione di stile. Lungi dall’essere solo un pezzo di stoffa con il logo, le tags possono diventare degli strumenti di comunicazione ironici, provocatori, memorabili o persino filosofici se pensate in maniera creativa, pur rimanendo (il più delle volte) invisibili. Cosa sono quindi le etichette? Una firma sicuramente, ma talvolta pure piccole opere d’arte che raccontano il DNA del brand con una particolare allure di unicità che fa gola ai trend setter e, ça va sans dire, fa aumentare il valore del capo.

Non è un caso che nel fashion system diverse maison abbiano usato le etichette in modo trasversale nel corso del tempo. Prendiamo per esempio il marchio fondato da Virgil Abloh, Off-White, che più di una volta ha lasciato “parlare” le tags incorporandoci words come “Permanent” o “Forever” tra virgolette. L’obiettivo? Ovviamente quello di trasformare un dettaglio “ovvio” in qualcosa di inaspettato e, in un certo senso, portare chi le avrebbe indossate (e osservate) a interrogarsi su cosa significasse davvero possedere un determinato pezzo di abbigliamento.

Se si spolvera gli archivi del vintage, sono numerose le etichette che incorporano touch artistici. Ricordate la dicitura “Cheap and chic” del Moschino guidato da Jeremy Scott? O di quella etichetta unconventional pensata da un giovanissimo di Alexander McQueen con una ciocca di capelli cucita nella fodera?  E se c’è chi invece nel corso degli anni ha abbracciato un approccio molto più mentale come Comme des Garçons, il cui linguaggio sulle etichette sembra essere molto vicino a delle istruzioni, c’è anche chi come Balenciaga ha trasformato le etichette in elementi essenziali di un abito. Con una regola implicita: tassativamente vietato staccarle.

Pur considerando che, tra esperimenti di design e prove creative, ci sia un altro lato della medaglia: ovvero quello che mostra come alcune maison preferiscano piuttosto nascondere o mimetizzare le tags, in fin dei conti la verità è che le etichette restano comunque delle firme, seppur discrete. Un modo per dire che quel capo è speciale… e chi lo porta lo sa. Ora però vediamo chi di voi ha tutte queste nell’armadio!

Alexander McQueen

Yohji Yamamoto

Gucci

Heron Preston

Saint Laurent

MM6 Maison Margiela

Heaven by Marc Jacobs

Off-White

@dcloseta

ORIGINAL OFF-WHITE "Don't have a cow man!" BART SIMPSON SHIRT WITH ETIKETA AND COMPLETE WASHTAG SHIRT.

♬ Swag – BLVKSHP

Lee

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