Dom Pérignon si dimostra, ancora una volta, sensibile al tema artistico e a quello delle collaborazioni, accostandosi a nomi di spicco del panorama creativo che possano offrire risalto alle pregiate bottiglie di champagne che appassionano i palati di tanti amanti del settore.

Questa volta l’artista prescelta è Juliette Clovis, che condivide non solo la sua terra natia, la Francia, ma anche l’ispirazione alla base delle proprie sculture. Tutte le sue opere, infatti, si snodano attorno a dei punti cruciali della storia dell’uomo: la natura, la storia e il mito, tutti e tre riflessi in immagini femminili, tramite le quali si ibridano, dando vita a nuove figure.

La visione stilistica, dunque, è molto affine: la ricerca instancabile dell’armonia si fonde in una trasformazione incessante, conducendo a mete inesplorate e preziose per tutti e 5 i sensi, così come viene fatto dallo chef de cave della maison Vincent Chaperon ogni volta che deve dare vita ad un nuovo champagne vintage all’interno dell’Abbazia d’Hautvillers. Attenzione, ascolto e sensibilità, in vari ambiti, caratterizzano questo lavoro.

L’annata scelta è la 2008 in jeroboam, una delle migliori tra i recenti Dom Pérignon Vintage. Il vero pezzo forte però è la bottiglia, che nel suo iconico formato da tre litri si caratterizza come un object d’art vero e proprio, e che viene realizzata con la stessa maestria con cui Juliette Clovis trasforma l’argilla. Il risultato che ne deriva è una creatura quasi mitologica, con le fattezze di un’armatura squamosa, assemblate perfettamente tra armonia ed equilibrio.

Tutto l’oggetto è realizzato in porcellana, con una progressione ordinata di squame che toccano le tonalità di platino brillante e nero lucente, ciascuna di esse applicate a mano a circondare il maestoso simbolo di Dom Pérignon.

Come ogni piccola opera d’arte che si rispetti, saranno realizzati solamente 50 esemplari di questa bottiglia.