Il set design di Joana Vasconcelos per la sfilata di Dior incanta i presenti
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1 Marzo 2023
Articolo di
RedazioneIl set design di Joana Vasconcelos per la sfilata di Dior incanta i presenti
In occasione della sfilata di Dior per la FW23 pensata da Maria Grazia Chiuri è stata la scenografia ad incantare i presenti. Curate dalla portoghese Joana Vasconcelos, le installazioni sono state chiamate “Valkyrie Miss Dior”, nome storico nella mitologia nordica per indicare le vergini divine che presiedono le sorti delle battaglie e scelgono i destinati a morire.
L’artista portoghese è nota per la forza delle sue opere, spesso paradossali, che mixano elementi scenici e forme tipiche del periodo barocco, con un mondo di significati concettualmente molto moderni. Anche in Italia, è stata ospite con una sontuosa opera presentata alla Biennale di Venezia nel 2005, proprio per le sue opere socialmente impegnate e intrise di simbologia.
La dedica del set design è per Catherine Dior, sorella di Monsieur Dior, che incarna l’ideale di una valchiria moderna, e che è stata protagonista della Resistenza francese durante la Seconda guerra mondiale. Il fil-rouge tra il setting, Catherine Dior e Maria Grazia Chiuri è l’importanza dell’emancipazione e del coraggio femminile, donne forti che hanno abbracciato destini forti senza remore.
Immersa in un avvolgente setting blu, l’opera monumentale e immersiva recupera forme organiche e naturali. La simbologia, ancora una volta, è fortemente legata all’immaginario femminile e si dirama in un open space in cui sorgono piccoli isolotti in cui gli invitati possono ammirare la linea disegnata da Maria Grazia Chiuri.
Il connubio tra arte e design si percepisce anche nella scelta dei tessuti per la costruzione dell’opera: forme libere, simil stalattiti e gocce, pendono dal soffitto, e sono costituite da una commistione di pizzi, tessuti floreali, crochet, ricami coloratissimi in un patchwork interattivo. Scenografia e collezione presentata si fondono in perfetta armonia, non solo unite da un’ideale di femminilità e femminismo, ma anche dal recupero di tessuti e forme dall’heritage della maison francese.
La ricchezza dell’artigianalità, spesso associata a lavori manualistici da donne mentre gli uomini erano propensi ad attività socialmente ritenute superiori, ritorna come status symbol della potenza femminile, che non sta più un passo indietro alla controparte maschile ma che si pone sullo stesso identico livello.
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