Cos’è successo durante la prima giornata di Fashion Week a Parigi?
STYLE
16 Gennaio 2020
Articolo di
RedazioneCos’è successo durante la prima giornata di Fashion Week a Parigi?
Ieri è iniziata la settimana della moda a Parigi e, come si poteva immaginare, Virgil Abloh e il suo ballerino di Tip Tap sono riusciti a catturare l’attenzione di tutti.
Non sono tuttavia passati in secondo piano i runway show di Valentino, Raf Simons e UNDERCOVER, dei quali abbiamo deciso di farvi un breve RECAP.
La voce incantevole di FKA Twings ha accompagnato l’intero show. L’artista si è esibita live indossando un capo in pizzo e una maschera di brillanti.
“Con questa collezione ho cercato di cambiare la percezione di quello che è un certo tipo di sartorialità conosciuta, offrendo un’idea di tailoring nuova. Accantonando l’idea di formalwear come uniforme ma facendola diventare più sensibile e romantica” ha affermato Pierpaolo Piccioli, direttore creativo della casa di moda.
Sugli abiti che sembrano appena dipinti e che spuntano persino tra i capelli dei modelli, scritte manifesto di Melanie Matranga che esprimono bisogni semplici(“Need Need”, “Bad Lover”, “Good Lover”) usando un lettering quasi esagerato, e poi lo sportswear che si unisce al tailoring con la collaborazione tra la Maison e Onitsuka Tiger.
Con questo show Piccioli ha voluto "sottrarre formalità" al formale.
Che Raf Simons sia uno dei principali innovatori del mondo della moda è assicurato e non siamo certo i primi a dirlo. Questa volta in un ambiente minimal ha voluto richiamare la “Solar Youth”: un uomo fuori dal mondo, spaesato, un alieno, come se questo uomo si fosse ritrovato catapultato nel futuro e l’unica cosa che lo tiene ancora aggrappato a questo mondo è il modo di vestire.
Maglioni e scarponi in contrasto con maglie tubolari che avvolgono e stringono le braccia, manicotti con scritte avveniristiche quasi inquietanti, Blazer e cappotti avvolti da layer in plastica: questo è l’uomo che Raf Simons ha deciso di rappresentare.
Un poema epico quello raccontato da Takahashi, in cui in una scena circolare nascono due Erinni (personificazioni femminili della vendetta) che trascinano l’uomo originario nel loro vortice.
La nebbia poi si alza per lasciare spazio ai look: pantaloni alla zuava, calzettoni, maglioni rigati e infradito; lo show prosegue portando in scena sovrapposizioni che ricordano i samurai, tanto tartan scozzese e piumini over stampati per tutti, per look che uniscono la cultura British a quella Nipponica.
Non sono tuttavia passati in secondo piano i runway show di Valentino, Raf Simons e UNDERCOVER, dei quali abbiamo deciso di farvi un breve RECAP.
Valentino
La voce incantevole di FKA Twings ha accompagnato l’intero show. L’artista si è esibita live indossando un capo in pizzo e una maschera di brillanti.
“Con questa collezione ho cercato di cambiare la percezione di quello che è un certo tipo di sartorialità conosciuta, offrendo un’idea di tailoring nuova. Accantonando l’idea di formalwear come uniforme ma facendola diventare più sensibile e romantica” ha affermato Pierpaolo Piccioli, direttore creativo della casa di moda.
Sugli abiti che sembrano appena dipinti e che spuntano persino tra i capelli dei modelli, scritte manifesto di Melanie Matranga che esprimono bisogni semplici(“Need Need”, “Bad Lover”, “Good Lover”) usando un lettering quasi esagerato, e poi lo sportswear che si unisce al tailoring con la collaborazione tra la Maison e Onitsuka Tiger.
Con questo show Piccioli ha voluto "sottrarre formalità" al formale.
Raf Simons
Che Raf Simons sia uno dei principali innovatori del mondo della moda è assicurato e non siamo certo i primi a dirlo. Questa volta in un ambiente minimal ha voluto richiamare la “Solar Youth”: un uomo fuori dal mondo, spaesato, un alieno, come se questo uomo si fosse ritrovato catapultato nel futuro e l’unica cosa che lo tiene ancora aggrappato a questo mondo è il modo di vestire.
Maglioni e scarponi in contrasto con maglie tubolari che avvolgono e stringono le braccia, manicotti con scritte avveniristiche quasi inquietanti, Blazer e cappotti avvolti da layer in plastica: questo è l’uomo che Raf Simons ha deciso di rappresentare.
UNDERCOVER
Un poema epico quello raccontato da Takahashi, in cui in una scena circolare nascono due Erinni (personificazioni femminili della vendetta) che trascinano l’uomo originario nel loro vortice.
La nebbia poi si alza per lasciare spazio ai look: pantaloni alla zuava, calzettoni, maglioni rigati e infradito; lo show prosegue portando in scena sovrapposizioni che ricordano i samurai, tanto tartan scozzese e piumini over stampati per tutti, per look che uniscono la cultura British a quella Nipponica.
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