Quella tra cibo e moda è una storia d’amore lunga decenni. La liaison tra i due settori che hanno reso grande il Made in Italy nel mondo, nel tempo si è trasformata, evoluta e rinnovata, assumendo forme sempre differenti. Dalle collezioni ispirate a piatti prelibati – pioniera in questo senso fu Elsa Schiaparelli, che piazzò su un candido vestito bianco di seta un’aragosta con prezzemolo disegnata da Salvador Dalí – fino ai locali aperti dalle più rinomate maison di moda.

Tra questi Gucci Osteria, inaugurata a Firenze nel 2018 in collaborazione con lo chef Massimo Bottura e arrivata poi a Beverly Hills, Ginza e Seul, a cui si aggiungono progetti come il milanese DG Martini o il bar firmato Ralph Lauren; una lista lunga e in continuo aggiornamento. Ci sono poi le capsule nate a quattro mani, come quella tra Carhartt Wip e il re del pollo allo spiedo Giannasi, o quella tra The Attico e lo storico caffè Sant Ambroeus, celebrazione dell’iconico stile delle sciure milanesi. 

Ma c’è un settore di cui poco si discute, e che ci consente in realtà di raccontare un’importante sfaccettatura del mutevole dialogo tra i due mondi. Parliamo dei catering che completano e spesso decretano (questo almeno per il 74% degli intervistati in uno studio di Eventribe) la riuscita dei più esclusivi eventi del fashion system.

Quello del catering e del banqueting – espressione, quest’ultima, che si riferisce non solo al food and beverage, ma anche a tutta quella serie di elementi collaterali che ruotano attorno a un evento, come la scelta della location, il servizio e la mise en place – è un settore in crescita.

Secondo i dati dello studio condotto dall’Associazione Nazionale Banqueting & Catering (Anbc), in Italia nel 2023 il fatturato del comparto ha raggiunto i 2,2 miliardi di euro, riportando una crescita del 10% sull’anno precedente. Oltre 14 mila i lavoratori impegnati a tempo indeterminato, a cui se ne aggiungono circa 100 mila durante i periodi di maggiore attività, molti dei quali coinvolti in occasione delle fashion week, delle cene natalizie o degli eventi privati organizzati dalle maison.

È nota, d’altronde, la rilevanza che gli eventi assumono nel panorama della moda, occasione per promuovere prodotti, aumentare la desiderabilità intorno al brand, ma anche immergere gli ospiti nel sistema valoriale della maison. Un messaggio che passa anche attraverso la scelta dei piatti, che diventano così un veicolo per raccontare l’identità, anche estetica, del brand coinvolto.

Ma quali sono gli chef stellati e i ristoranti di tendenza che firmano i catering di questi eventi? 

Da Vittorio

Solo pochi giorni fa, Brunello Cucinelli veniva immortalato durante un evento a Shanghai intento a mantecare i celebri paccheri al pomodoro firmati Da Vittorio. Accanto a lui nella realizzazione del piatto, lo chef Bobo Cerea, uno dei cinque eredi che oggi continuano a portare avanti la visione del ristorante bergamasco con tre stelle Michelin, fondato negli anni Sessanta da Vittorio e Bruna Cerea, che ancora oggi supervisiona il lavoro nell’azienda di famiglia.

Non è la prima volta che l’imprenditore umbro si è affidato all’arte culinaria della famiglia Cerea, che oltre alla storica sede di Brusaporto, possiede ristoranti a St. Moritz e a Shanghai e un servizio fuori ristorante gestito da Francesco Cerea. Tra i clienti più famosi? Oltre gli invitati all’evento Gucci di settembre, tra i tantissimi ospiti che hanno scelto Da Vittorio nel tempo anche Tina Turner, Barack Obama e la Regina Elisabetta. 

Enoteca La Torre

Domenico Stile guida la brigata dietro il successo di Enoteca La Torre, la cui storia si intreccia con quella della moda in diverse occasioni. Dopo un fortunato periodo a Viterbo, dal 2013 il ristorante occupa i suggestivi spazi romani rinascimentali e barocchi di Villa Laetitia, residenza italiana di Anna Fendi Venturini. Solo negli ultimi mesi, il ristorante ha gestito il catering per la premiere romana della serie Emily in Paris e ha collaborato con brand del calibro di Gucci, Van Cleef & Arpels, Dior e Chanel. 

Caffè Scala

Nel 2016 un sontuoso tappeto rosso correva lungo via Montenapoleone, che per l’occasione venne chiusa al traffico. Tra imponenti lampadari d’oro, fiori e merletti, i 400 selezionatissimi invitati gustavano il banchetto offerto da Dolce&Gabbana per celebrare l’apertura della prima boutique nel Quadrilatero milanese. A curare il catering il Caffè Scala, storico locale dal 1993 controllato dal Gruppo Fincav, il quale oltre a occuparsi di tutti gli eventi collegati al Teatro alla Scala, ha collaborato nel tempo con brand come Tom Ford, Ferragamo, Ermenegildo Zegna e, lo scorso luglio, con Max Mara per l’ultima tappa del Pasticcino Bag World Tour.

Serena Barbieri

Cibo ed estetica si incontrano nei catering firmati da Serena Barbieri. Con vent’anni di esperienza alle spalle e il debutto nella lista delle 100 donne di successo scelte da Forbes Italia nel 2024, Serena Barbieri gestisce un team di sette persone e cura numerosi eventi del lusso, come quelli realizzati per Hermès, con la quale ha un rapporto particolarmente stretto. Per la maison francese, Serena ha curato anche il catering dell’evento che lo scorso maggio ha trasformato i Bagni Misteriosi di Milano nel ponte di una nave. A lei, e alla sua capacità di interpretare con gusto ed equilibrio ogni esigenza, si sono affidati, tra gli altri, Saint Laurent, Moncler, Maison Margiela e Dior.

Federico Salza Catering

È da una pasticceria torinese che ha inizio la storia dell’azienda Federico Salza, considerata pioniera nel servizio catering in Italia. In 125 anni, questa realtà piemontese si è trasferita a Pisa e, per volere di Silvio Salza, erede del fondatore, ha ampliato i propri servizi, diventando nel 1931 fornitore ufficiale della Casa Reale di Savoia. Da Tiffany & Co., per la quale ha curato anche un evento corporate lo scorso febbraio, Federico Salza colleziona rinomati clienti, tra cui Ferragamo, Fendi e LuisaViaRoma.

Mood Ginevra Antonini

Da un’innata passione per la cucina nasce il successo di Ginevra Antonini. La chef romana, dopo aver collezionato esperienze nella sua città natale e all’estero, decide di intraprendere la carriera di private chef, una scelta che si rivelerà vincente. Oggi, mentre festeggia il decimo anniversario del ristorante Bourdasso, aperto nel sud della Francia insieme alla sua famiglia, firma numerosi eventi del fashion system con la sua società, Mood. Solo negli ultimi mesi, Bulgari, Max Mara, Bottega Veneta, Fendi e Valentino si sono affidati al suo gusto.

Corrado Calza Food & Co.

Tra i primi ad affermarsi in Italia come chef a domicilio, Corrado Calza fonda la Food&Co. nel 2002. Viaggia e si forma all’estero, da San Diego a New York, e insieme ai suoi soci Matteo Marciocchi e Matteo Pietrasanta, soddisfa i palati di numerosi ospiti degli eventi di moda e design. Loewe, Armani, Loro Piana, Louis Vuitton e Bottega Veneta: queste sono solo alcune delle maison che scelgono lo chef milanese per la maniacale attenzione agli ingredienti e la cura che ripone nel design dei suoi piatti.