Caso StockX
STYLE
21 Maggio 2019
Articolo di
RedazioneCaso StockX
Nelle ultime settimane la piattaforma di compravendita StockX, nonché colosso del reselling, è finita sotto i riflettori per svariati motivi che hanno suscitato la curiosità di moltissimi utenti.
Questa storia ha origine prima di Pasqua, quando in occasione della festività il sito web ha deciso di non far pagare le tasse di autenticazione a tutti i compratori provenienti da paesi europei.
Questa mossa commerciale si confermò molto efficace per l’azienda, infatti il numero di vendite in quel periodo incrementò enormemente.
In quei giorni il marketplace leader mondiale nell'ambito streetwear sembrava un vero paradiso per gli sneakerheads. Ma non tutto ciò che è bene finisce bene.
Qualche settimana dopo infatti, quando i clienti hanno iniziato a ricevere i loro bramati ordini, sono inziate a circolare segnalazioni inerenti a problemi riscontrati negli acquisti. I social networks sono stati invasi da tantissimi post di lamentele riguardanti scarpe usate, box danneggiati e addirittura repliche e prodotti contraffatti che inspiegabilmente erano riusciti a passare il controllo di sicurezza del colosso americano. Tutto ciò sembrava incredibile, come può un’azienda così grande permettersi tali errori? Tutti sappiamo che sbagliare è umano e dietro ai legit checks effettuati da StockX ci sono persone e non macchine.
Ma a fronte di una quantità così grande di errori sorge spontanea una domanda: come mai tutto ciò è accaduto proprio quando le tasse di autenticazione sono state azzerate?
Sicuramente in quelle settimane ciò che accadeva era il progressivo aumento dei prodotti in arrivo nei magazzini europei che portavi gli addetti ai lavori ad essere sommersi da una mole insostenibile, dunque in qualche modo tutto ciò andava "sbrigato".
Dopo un mese dall’accaduto questo disguido sembrava essere terminato, e invece oltre a diversi nuovi post che segnalano la non autenticità di prodotti acquistati, la piattaforma ha deciso di aumentare notevolmente le tasse di autenticazione per garantire un servizio più efficiente.
Sarà questa forse la fine di un’era? Fateci sapere ciò che pensate a riguardato e se anche voi avete riscontrato problemi acquistando su StockX.
Questa storia ha origine prima di Pasqua, quando in occasione della festività il sito web ha deciso di non far pagare le tasse di autenticazione a tutti i compratori provenienti da paesi europei.
Questa mossa commerciale si confermò molto efficace per l’azienda, infatti il numero di vendite in quel periodo incrementò enormemente.
In quei giorni il marketplace leader mondiale nell'ambito streetwear sembrava un vero paradiso per gli sneakerheads. Ma non tutto ciò che è bene finisce bene.
Qualche settimana dopo infatti, quando i clienti hanno iniziato a ricevere i loro bramati ordini, sono inziate a circolare segnalazioni inerenti a problemi riscontrati negli acquisti. I social networks sono stati invasi da tantissimi post di lamentele riguardanti scarpe usate, box danneggiati e addirittura repliche e prodotti contraffatti che inspiegabilmente erano riusciti a passare il controllo di sicurezza del colosso americano. Tutto ciò sembrava incredibile, come può un’azienda così grande permettersi tali errori? Tutti sappiamo che sbagliare è umano e dietro ai legit checks effettuati da StockX ci sono persone e non macchine.
Ma a fronte di una quantità così grande di errori sorge spontanea una domanda: come mai tutto ciò è accaduto proprio quando le tasse di autenticazione sono state azzerate?
Sicuramente in quelle settimane ciò che accadeva era il progressivo aumento dei prodotti in arrivo nei magazzini europei che portavi gli addetti ai lavori ad essere sommersi da una mole insostenibile, dunque in qualche modo tutto ciò andava "sbrigato".
Dopo un mese dall’accaduto questo disguido sembrava essere terminato, e invece oltre a diversi nuovi post che segnalano la non autenticità di prodotti acquistati, la piattaforma ha deciso di aumentare notevolmente le tasse di autenticazione per garantire un servizio più efficiente.
Sarà questa forse la fine di un’era? Fateci sapere ciò che pensate a riguardato e se anche voi avete riscontrato problemi acquistando su StockX.
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