BURBERRY-TISCI: Il miracolo di Re Riccardo
STYLE
2 Giugno 2019
Articolo di
RedazioneBURBERRY-TISCI: Il miracolo di Re Riccardo
L’immenso contributo artistico che Riccardo Tisci e` riuscito ad apportare nei suoi 12 anni di fedele servizio presso Givenchy, attraverso innovazioni stilistiche senza precedenti che sono andate a determinare attivi in bilancio per un massimo storico di 37,6 miliardi di dollari (anno 2016), ha reso lo stilista pugliese uno dei piu` influenti e ricercati dell’universo Haute-Couture.
Il suo repertorio artistico non e` da relegarsi soltanto all’esemplare esperienza di direzione artistica all’interno della maison francese. Le collaborazioni con colossi del calibro di Nike, Puma, Missoni, e al tempo stesso con affermatissime personalita` musicali tra cui Madonna, Beyonce, Jay-Z e Kanye West parlano molto chiaro: ci troviamo di fronte ad una delle figure piu` innovative ed influenti del nuovo millennio.
Tisci sa esattamente come dimostrarsi pioniere della nuova concezione correlativa di musica e high-end fashion, manifestando un’inedita capacita` di estrapolare dalla cultura Hip-Hop underground la sua essenza prima, catapultandola prepotentemente sotto forma di magliette Cuban-Fit, piuttosto che Animal Prints pregiatissime o Leggings-Shorts all’ interno delle piu` rinomate passerelle di alta moda.
Il 2 Febbraio 2017 lo stilista abbandona definitivamente il nido artistico francese, andando a migrare verso la necessita` di ristrutturazione creativa manifestata da Burberry, che seleziona proprio lo stilista pugliese come punto di partenza per il proprio progetto di rinnovamento.
Da quel momento in poi, l’indirizzo tradizionale della maison britannica viene capovolto, pur mantenendo sorprendentemente i pilastri caratterizzanti della storia secolare del brand:
Tisci mette da subito mano al logo rinnovandolo in chiave minimalista (ricalcando l’azzeccata mossa adottata da Hedi Slimane nel corso del suo operato in Saint Laurent). Il nuovo monogram proposto inoltre, presenta un innovativo alternarsi di B e T intrecciate, a ricordare il nome del fondatore Thomas Burberry, e suonando allo stesso tempo come una lode al nuovo arrivato “Burberry Tisci”.
Tra le altre iniziative artistiche, spiccano principalmente la revisione dell’iconico Trench, che nella collezione FW19 acquisisce un’impronta molto piu` femminile, e l’applicazione di fit oversized a molti capi della collezione, all’interno della quale fanno da protagonisti piumini e giacconi caratterizzati da un’insolita ostentazione a caratteri cubitali targata Horseferry Check. Da ricordare e`, allo stesso modo, l’utilizzo di tonalita` di Nero come pilastro cromatico da affiancare al fedelissimo beige.
La collezione presentata nel corso della Fashion Week Londinese non puo` far altro che mettere nuovamente in risalto le capacita` artistiche di Tisci, nella speranza che possa davvero contribuire al rilancio creativo di un brand che, negli ultimi tempi, sembrava aver ancora gran poco da offrire.
Il suo repertorio artistico non e` da relegarsi soltanto all’esemplare esperienza di direzione artistica all’interno della maison francese. Le collaborazioni con colossi del calibro di Nike, Puma, Missoni, e al tempo stesso con affermatissime personalita` musicali tra cui Madonna, Beyonce, Jay-Z e Kanye West parlano molto chiaro: ci troviamo di fronte ad una delle figure piu` innovative ed influenti del nuovo millennio.
Tisci sa esattamente come dimostrarsi pioniere della nuova concezione correlativa di musica e high-end fashion, manifestando un’inedita capacita` di estrapolare dalla cultura Hip-Hop underground la sua essenza prima, catapultandola prepotentemente sotto forma di magliette Cuban-Fit, piuttosto che Animal Prints pregiatissime o Leggings-Shorts all’ interno delle piu` rinomate passerelle di alta moda.
Il 2 Febbraio 2017 lo stilista abbandona definitivamente il nido artistico francese, andando a migrare verso la necessita` di ristrutturazione creativa manifestata da Burberry, che seleziona proprio lo stilista pugliese come punto di partenza per il proprio progetto di rinnovamento.
Da quel momento in poi, l’indirizzo tradizionale della maison britannica viene capovolto, pur mantenendo sorprendentemente i pilastri caratterizzanti della storia secolare del brand:
Tisci mette da subito mano al logo rinnovandolo in chiave minimalista (ricalcando l’azzeccata mossa adottata da Hedi Slimane nel corso del suo operato in Saint Laurent). Il nuovo monogram proposto inoltre, presenta un innovativo alternarsi di B e T intrecciate, a ricordare il nome del fondatore Thomas Burberry, e suonando allo stesso tempo come una lode al nuovo arrivato “Burberry Tisci”.
Tra le altre iniziative artistiche, spiccano principalmente la revisione dell’iconico Trench, che nella collezione FW19 acquisisce un’impronta molto piu` femminile, e l’applicazione di fit oversized a molti capi della collezione, all’interno della quale fanno da protagonisti piumini e giacconi caratterizzati da un’insolita ostentazione a caratteri cubitali targata Horseferry Check. Da ricordare e`, allo stesso modo, l’utilizzo di tonalita` di Nero come pilastro cromatico da affiancare al fedelissimo beige.
La collezione presentata nel corso della Fashion Week Londinese non puo` far altro che mettere nuovamente in risalto le capacita` artistiche di Tisci, nella speranza che possa davvero contribuire al rilancio creativo di un brand che, negli ultimi tempi, sembrava aver ancora gran poco da offrire.
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