Brand Finance “Italy 50 2020”: Gucci è il brand italiano di maggior valore
STYLE
11 Luglio 2020
Articolo di
Simone Dal Passo CarabelliBrand Finance “Italy 50 2020”: Gucci è il brand italiano di maggior valore
Ciò che si può evincere consultando gli accurati report della rivista di stampo economico "Brand Finance" è che, per quanto riguarda il territorio italiano, il settore moda rappresenta una delle ruote motrici principali per l'intero sistema economico nazionale, occupando un'importantissima porzione delle migliori 50 aziende italiane per ordine di valore netto.
La Brand Finance Italy 50 2020 è composta soprattutto da brand del lusso, in particolare di abbigliamento (ben 11 su 50 totali). Oltre all'imbattibile Gucci infatti, che si posiziona davanti ad Enel con uno stacco di 5,3 miliardi di euro, nella top ten compaiono anche Prada, in nona posizione, grazie a una valutazione 3,7 miliardi e Ray-Ban (gruppo Luxottica), che mantiene la decima posizione, grazie a una crescita dell'11,9%. Altri marchi impegnati nel settore moda che si classificano poco dopo la decima posizione sono Armani e Bulgari. Il brand Made in Italy più influente si conferma invece l'azienda del cavallino Ferrari.
Nonostante il luxury fashion rappresenti un importantissimo fattore contribuente all'incremento del prodotto interno lordo nazionale, incarna al tempo stesso uno dei settori che più ha accusato contraccolpi rilevanti in seguito all'emergere della pandemia, che fino ad ora ha già causato perdite ingenti: già nel primo semestre 2020 in casa Versace, a causa del COVID-19, il promettente incremento dello scorso anno si è trasformato in una perdita di valore di circa il 14%, pari a 19 miliardi rispetto a gennaio. In particolare, l'attuale impatto economico negativo della crisi sanitaria potrebbe essere particolarmente alto per il settore abbigliamento, con una perdita stimata intorno al 20% del trademark value.
Da auspicare è inoltre un triste aggravarsi delle condizioni economiche del fashion-system nel corso dei prossimi mesi, proprio in quanto le ripercussioni più rilevanti si inizieranno a rilevare soltanto nel seguente semestre, molto più rispondente alle difficili condizioni lavorative e di consumo post-lockdown.
La Brand Finance Italy 50 2020 è composta soprattutto da brand del lusso, in particolare di abbigliamento (ben 11 su 50 totali). Oltre all'imbattibile Gucci infatti, che si posiziona davanti ad Enel con uno stacco di 5,3 miliardi di euro, nella top ten compaiono anche Prada, in nona posizione, grazie a una valutazione 3,7 miliardi e Ray-Ban (gruppo Luxottica), che mantiene la decima posizione, grazie a una crescita dell'11,9%. Altri marchi impegnati nel settore moda che si classificano poco dopo la decima posizione sono Armani e Bulgari. Il brand Made in Italy più influente si conferma invece l'azienda del cavallino Ferrari.
Nonostante il luxury fashion rappresenti un importantissimo fattore contribuente all'incremento del prodotto interno lordo nazionale, incarna al tempo stesso uno dei settori che più ha accusato contraccolpi rilevanti in seguito all'emergere della pandemia, che fino ad ora ha già causato perdite ingenti: già nel primo semestre 2020 in casa Versace, a causa del COVID-19, il promettente incremento dello scorso anno si è trasformato in una perdita di valore di circa il 14%, pari a 19 miliardi rispetto a gennaio. In particolare, l'attuale impatto economico negativo della crisi sanitaria potrebbe essere particolarmente alto per il settore abbigliamento, con una perdita stimata intorno al 20% del trademark value.
Da auspicare è inoltre un triste aggravarsi delle condizioni economiche del fashion-system nel corso dei prossimi mesi, proprio in quanto le ripercussioni più rilevanti si inizieranno a rilevare soltanto nel seguente semestre, molto più rispondente alle difficili condizioni lavorative e di consumo post-lockdown.
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