Il 2021 ha rappresentato sicuramente un anno di transizione e consolidamento per numerose maison ma anche per alcune celebrity, come Billie Eilish che, proprio nell’anno scorso, ha legato indissolubilmente la sua giovane carriera artistica al nome della storica maison fiorentina, Gucci.

Tutto è partito quando Billie ha rilasciato l’album “Happier Than Ever” in una versione esclusiva con al proprio interno una serie di sticker firmati Gucci, successivamente, l’artista è apparsa al Met Gala 2022 in total look Gucci. Le due parti, però, sono state legate anche da altre iniziative, come il lancio della linea eyewear, e la presenza al LACMA Art+Film Gala 2022, durante il quale ha sfoggiato una mise da notte completamente brandizzata.

A legare le due parti, però, sono ben più profondi ideali comuni, come ad esempio l’attenzione alla sostenibilità ambientale, per cui la cantate si è sempre apertamente schierata. Sin dalla sfilata di debutto di Sabato De Sarno, era chiaro che qualcosa tra le fila della maison stesse cambiando, il défilé chiamato “Ancora“, infatti, portava insito in sé un messaggio di ritrovamento e rinnovamento dei canoni stilistici di Gucci, che si è ampiamente palesato tramite i rimaneggiamenti del modello Horsebit, iconico mocassino, e della Jackie, borsetta nata in onore di lady Kennedy.

Proprio in questo clima, nelle ultime ore Gucci ha condiviso le immagini della nuova campagna, dedicata alla Horsebit 1955, a cui ha prestato il volto proprio Billie Eilish, in alcuni scatti che la ritraggono completamente ricoperta dal monogram Doppia G, proprio come in occasione del LACMA.

La borsa sarà disponibile in due diverse versioni, una in nero e una full monogram, e sarà realizzata con “Demetra”, un materiale di origine vegana, a cui si affianca l’utilizzo di canapa certificata e nylon riciclato Econyl. L’utilizzo di questo affonda le sue radici nel 2021, quando fu scelto per creare sneaker più sostenibili, ma il fatto che ora si stia ampliando, abbracciando altri pezzi del comparto accessori, dà un chiaro messaggio sulla direzione che Gucci ha intenzione di intraprendere nella battaglia per la sostenibilità.

Altre specifiche riguardanti Demetra ci raccontano che è stato sviluppato internamente, dai laboratori Gucci, ed è caratterizzato da una base vegetale al 75%, con viscosa ecosostenibile, pasta di legno e plastica a base di mais non OGM, quindi con un ridotto dispendio di acqua. Per ciò che concerne il resto, invece, è realizzato con materiali sintetici derivanti da combustibili fossili.

Nonostante la maison Gucci non sia stata la prima a sposare la tematica ambientale, attualmente rappresenta un caso unico nel panorama high-fashion, poiché avendo centralizzato la produzione di Demetra, riesce a gestirne la disponibilità, soprattutto perché deriva da input già presenti e conciati, per cui non sottostà alle logiche di mercato che risentono dell’indisponibilità di materie prime o di finanziamenti dedicati, come accaduto per Mylo, alternativa vegana alla pelle su cui la stessa Kering aveva inizialmente scommesso.