STYLE

15 Febbraio 2024

Articolo di

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Camilla Bordoni

Lift check: ecco perché facciamo i fit check in ascensore

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15 Febbraio 2024

Articolo di

Camilla Bordoni
Emily Pallini ascensore fit check
Emily Pallini

Lift check: ecco perché facciamo i fit check in ascensore

In un ascensore moderno c’è sempre uno specchio. E in tutti gli ascensori moderni dove c’è uno specchio, almeno il 90% delle persone lancia un’occhiata al proprio riflesso. In verità una percentuale altrettanto considerevole non si limita solo a guardarsi, ma il più delle volte prende in mano il telefono e … click! Si scatta un selfie (o una sequenza di foto, dipende).

Forse è perché si pensa che la presenza di quella superficie generatrice di doppelgänger serva per fare un ultimo check up dopo essere usciti di casa in fretta e furia. Insomma, che offra l’ultima opportunità per controllare, ad esempio, che il rossetto non sia sbavato, che la T-shirt penda strategicamente da una parte nel modo corretto o che la gonna lunga lasci intravedere quanto basta quelle scarpe ormai sold out e da tutti desiderate.

Spoiler: lo specchio negli ascensori è sicuramente utile anche per questo, ma la sua funzione primaria è un po’ più psicologica, dal momento che la sua utilità sarebbe prima di tutto quella di distrarre e di dare l’impressione di esser in uno spazio più ampio, tentando così di tranquillizzare i soggetti a cui non vanno a genio i piccoli ambienti chiusi. Si tratterrebbe quindi di creare un’illusione più o meno momentanea ed è qui che effettivamente si potrebbe trovare anche la spiegazione del perché davanti al binomio elevator – mirror non si riesce a resistere a postare, almeno nelle stories, una foto su Instagram.

Ascensore: il miglior fashion moment possibile

Forse la Gen Z non lo sa, ma “qualche” anno fa esistevano già diversi riti social che prevedevano il tassativo dovere di replicare un certo tipo di immagini. Come gli scatti delle scarpe in cerchio, degli occhiali posati distrattamente su un tavolino vicino a un bicchiere, delle gambe davanti al mare e del look letteralmente “sparaflashato” nello specchio di un bagno. Sì è vero, i bathroom selfie ci sono ancora ma sono nettamente più aesthetic rispetto a quando la qualità della fotocamera del telefono raggiungeva al massimo gli 8 mpx e non si badava così tanto agli oggetti sullo sfondo.

Nonostante tutto però, un aspetto è rimasto in comune ed è quello di creare il più apparente e spontaneo fashion moment possibile. E quale miglior set se non un luogo chiuso e privato?

L’ascensore, come il bagno, mette a disposizione uno spazio limitato e sicuro da sguardi indiscreti dove la persona può a tutti gli effetti costruire, controllare o fare un piccolo upgrade della sua figura. Si potrebbe azzardare anche a un miglioramento di quest’ultima, poiché è proprio partendo dal riflesso su una superficie che la mente costruisce un’immagine “più armoniosa” di noi stessi. Quindi si fanno foto allo specchio perché ci si vede più belli rispetto a una ripresa dal basso verso l’alto della fotocamera frontale? Why not!

Direzione piano terra

Benché dietro a questo comportamento ci sia una vera e propria semantica del selfie, gli scatti in ascensore oggi mostrano un’istantanea più modaiola in un luogo più neutrale rispetto alla toilette di casa o alla propria camera, spazi solitamente costellati di oggetti personali. Si vuole per la location che potenzialmente non rimane la stessa, o per le occasioni, per le modalità di inquadratura possibili e, soprattutto, per l’apparente tempo limitato a disposizione che si ha per immortalare e condividere la propria strike a pose. Le foto davanti allo specchio dell’ascensore piacciono perché danno l’idea di una spontaneità in qualche modo direttamente proporzionale al numero di piani dell’edificio, e poco importa se quella giusta arriva dopo aver fatto tre volte su e giù dal primo al quinto piano.

Quindi ecco che ci si ritrova a mettere like all’elevator snapshot di una fashion icon come Gilda Ambrosio (una delle fondatrici del brand The Attico, ndr). Oppure capita di zoomare quello condiviso da Hailey Bieber per cercare di individuare l’ultimo gioiello a forma di fungo, quello della TikToker Emily Pallini per capire come fa a sfoggiare una tuta senza sembrare uno di quei vip americani usciti di casa solo per fare la spesa dopo un rehab. Ancora, ci si sofferma su quello di Emma Chamberlain perché «wow, è tanto sfocato da essere così poco studiato», mentre nel frattempo Kelly Rutherford fa dell’ascensore una passerella personale adibita al fit check.

Guarda come sto

Che si parli di Gen Z, Millenials o Boomer doesn’t matter. Le foto in ascensore seducono tutti perché sospese nel tempo e nel vuoto, o sul web non si troverebbe una pioggia di articoli su “le 27 pose da fare”, ne tantomeno album studiati ad hoc su Pinterest. D’altra parte, dentro a quel solitario abitacolo si esiste con l’addominale più definito e il vestito che cade perfettamente, si è a proprio agio con un dettaglio underwear che sbuca dove non dovrebbe, si è totalmente non condizionati dalla temperatura esterna perché “essere cool con un mini dress a -20° si può”. Insomma, i selfie in ascensore sono forse tra le cose più democratiche della moda. Fanno sentire tutti tremendamente e irrimediabilmente fotogenici, anche solo per pochi ma instagrammabili secondi.

Justin Bieber Hailey Bieber ascensore fit check selfie

Hailey Bieber

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