Un approccio genderless e rivoluzionario perfettamente ripreso dal nuovo creative director Ludovic de Saint Sernin: ad apprezzarlo sono anche le celeb che scelgono il brand per le occasioni più prestigiose.

Androgino, pulito, anticonvezionale, tessuti stretch che drappeggiano il corpo come fossero “strati dell’anima”: tutto questo è il manifesto della moda di Ann Demeulemeester. 

La rivoluzione stilistica anni ’80 di Ann Demeulemeester

La stilista, dopo essersi diplomata alla scuola d’arte di Bruges e studiato design della moda presso la Reale Accademia di Belle Arti di Anversa, si laurea nel 1981 insieme alla classe che sarà conosciuta poi come la “Antwerp Six”, un gruppo di sei stilisti che rivoluzionerà prima la settimana della moda londinese nel 1986, e poi l’intero panorama fashion cambiando la reputazione internazionale del design belga e proponendo una nuova visione di stile.

In opposizione alle forme ampollose degli anni ’80, a prevalere saranno linee minimal e destrutturate, con creazioni che diventano opere d’arte e non restano soltanto vestiti, e così sarà per la stessa Demeulemeester: nei suoi abiti c’è un linguaggio di contrasti che attraversa lo spettro emozionale.

L’esordio ufficiale di Ann Demeulemeester avviene nel 1992 con la presentazione della sua prima collezione femminile durante la Fashion Week parigina. Il suo linguaggio è da subito chiaro e diventa sinonimo di eleganza e raffinatezza con un approccio intelligente alla moda che va oltre le tendenze perché in continua evoluzione.

I colori del brand si caratterizza in blocchi, incroci e sovrapposizioni tra bianco e nero, la silhouette è sempre morbida, libera di muoversi, le collezioni asimmetriche e fluide dove a essere protagonista è spesso il drappeggio, segno distintivo della Maison. Demeulemeester aveva appreso la lavorazione delle fibre in maniera diagonale da Madeleine Vionnet.

Mescolando item della moda maschile a quelli della moda femminile, Ann Demeulemeester si fa precorritrice dello stile fluido proposto nelle collezioni degli ultimi anni, anticipandolo ampiamente. Nel 2013 la stilista decide di lasciare il suo marchio con una lettera scritta a mano: un allontanamento dalle passerelle dettato dalla volontà di intraprendere nuove strade, libere e senza vincoli, come la sua moda.

La svolta nella direzione creativa della maison

La direzione creativa del brand passa così a Sebastien Meunier, stretto collaboratore di Demeulemeester per diversi anni, che riesce a portare avanti il marchio seguendo le orme della sua fondatrice fino al 2020, anno in cui avviene l’acquisizione da parte di Claudio Antonioli, co-fondatore di New Guards Group, Holding italiana di moda contemporanea del lusso di cui fanno parte, fra gli altri, Marcelo Burlon County of Milan, Off-White e Palm Angels. Nel 2021 Antonioli vende New Guards Group per dedicarsi a un nuovo progetto: Dreamers Factory, dove confluisce proprio la maison Ann Demeulemeester.

Oggi a guidare il brand è Ludovic de Saint Sernin. Belga di nascita ma cresciuto in Francia e diplomato in Fashion Design presso l’ESAA Duperré inizia la sua carriera da Dior per poi passare a Saint Laurent e Balmain. Nel 2017 fonda il suo omonimo brand e lo scorso marzo ha presentato la sua prima collezione per Ann Demeulemeester durante la settimana della moda di Parigi:

Una collezione guidata da un sentimento di intimità e rispetto.

Ludovic de Saint Sernin Direttore Creativo – Ann Demeulemeester

Il suo approccio genderless e rivoluzionario è perfettamente in linea con quello di Ann Demeulemeester: le creazioni di de Saint Sernin ruotano intorno al concetto di sensualità e alla costante ricerca della bellezza, caratteristiche che lo accomunano alla visione della fondatrice. Fluidità, sensualità, provocazione, moda come comunicazione di sé, sono temi che definiscono il linguaggio di Ludovic, che pur percorrendo le orme di Ann Demeulemeester traccia un nuovo inizio, perfettamente in linea con la volontà – sempre più incalzante- di utilizzare la moda come veicolo di libertà e rispetto. 

Forse è proprio l’autenticità che sta portando questo brand così in hype, tanto da renderlo amato e apprezzato da celeb e star internazionali che scelgono di vestire Ann Demeulemeester sui palchi e i red carpet più prestigiosi.

Le celebrity che amano Ann Demeulemeester

A Sanremo, lo scorso anno, Mahmood ha indossato Ann Demeulemeester per portare sul palco dell’Ariston un nuovo concetto di eleganza maschile, mentre Hunter Schafer agli Oscar 2023, in occasione dell’after party, ha scelto un nude look: micro top composta da una piuma bianca scolpita nella pelle e un’elegante gonna di seta tagliata di sbieco a vita bassa che si appoggia sui fianchi. Stessa gonna, sul tono del marrone scuro, scelta da Kendall Jenner che ha indossato un capo del brand anche per camminare nelle vie di Parigi: un abito comfy in lana grigio con maniche lunghe, uno spacco asimmetrico alto fino alla coscia e un collo a lupetto con una sciarpa a figura intera attaccata sopra la spalla destra.