Dopo l’interruzione del rapporto commerciale tra adidas e Kanye West, molti appassionati si sono interrogati sul futuro delle numerosissime paia rimaste invendute, trovando risposta soltanto nelle ultime ore.

Recentemente infatti il CEO di adidas Bjorn Gulden ha annunciato l’intenzione di vendere le scorte rimanenti di calzature della linea adidas Yeezy e donare il ricavato in beneficenza, come comunicato agli azionisti della società nella giornata di ieri.

Il noto produttore ha tagliato i rapporti con Kanye alla fine dell’anno scorso, dopo che l’artista aveva sollevato alcuni commenti antisemiti in importanti apparizioni pubbliche. Il comportamento di Ye ha così messo a repentaglio un segmento produttivo davvero redditizio per adidas: a testimonianza di ciò, basti pensare che la linea Yeezy contribuiva a generare quasi il 10 percento delle entrate annuali dell’azienda.

“Bruciare i prodotti invenduti non è la soluzione”, ha affermato Gulden all’assemblea annuale degli azionisti, che si era consultata con diverse organizzazioni non governative prima di arrivare alla soluzione descritta in precedenza: tra le altre soluzioni infatti, il marchio tedesco aveva anche valutato il rebranding delle sneaker e addirittura la distruzione delle stesse, una pratica per cui alcuni rivenditori e marchi concorrenti sono stati criticati negli ultimi anni a causa delle ingenti sfide ambientali che il settore del fashion si ritrova ad affrontare quotidianamente (oltre a disintegrare dai 300 ai 500 milioni di dollari di valore d’inventario).