Rosa Chemical ci ha raccontato alcune curiosità sul suo stile
SOUND
13 Aprile 2021
Articolo di
Aldo AbronzinoRosa Chemical ci ha raccontato alcune curiosità sul suo stile
La scena hip-hop italiana sta vivendo un periodo di grande salute, grazie anche al talento delle nuove leve che vengono integrate nel panorama che conta dai leader già affermati. I feedback del pubblico sono incoraggianti, le classifiche discografiche sono dominate da tracce rap e anche gli ascoltatori più diffidenti stanno iniziando a cambiare opinione.In queste circostanze è esploso il nome di Rosa Chemical, uno degli artisti più originali e fuori dagli schemi che si sia affacciato di recente nel panorama italiano.Sebbene appaia quasi riduttivo catalogare la sua produzione musicale all’interno del genere hip-hop, il rapper di Alpignano si è dimostrato da subito un nome altamente futuribile e dalle grandi potenzialità, e queste impressioni sono state subito confermate dai risultati conseguiti da “Forever”, il suo primo album.Abbiamo deciso dunque di scambiare quattro chiacchiere insieme a lui, con l’obiettivo di approfondirne la passione per la musica e saperne qualcosa in più in merito ai suoi gusti stilistici.Ciao Rosa, grazie per avere accettato di scambiare quattro chiacchiere con noi! Prima di incominciare, ti andrebbe di raccontare in breve ai nostri lettori in che modo si è svolto il tuo percorso di avvicinamento al panorama musicale?Ciao a tutti ragazzi, piacere mio!Mi sono avvicinato alla musica grazie alla cultura hip hop, che è stata la mia valvola di sfogo sin da ragazzino. Coltivando questa passione ho avuto modo di confrontarmi con diverse realtà, e in un primo momento ho deciso di cimentarmi col mondo dei graffiti. A un certo punto i muri non mi bastavano più e ho sentito dunque la necessità di rivolgermi in maniera diretta a un pubblico maggiore.
Come ben sai, al giorno d’oggi è sempre più complesso riuscire a esprimere i propri gusti, soprattutto se controcorrente, e farsi interprete del proprio stile. Tu invece non hai mai avuto timore e hai dimostrato grande naturalezza nel farlo. Secondo te quanto è importante al giorno d’oggi per un artista la cura della propria immagine? Rischia di esserlo anche più della musica stessa?
Credo che tutte le persone un po’ “diverse” all’inizio abbiano timore di esternare le loro passioni, i loro gusti. A me questa paura è iniziata e finita molto in fretta, per questo fin dagli albori abbiamo sempre fatto quello che volevamo esteticamente e musicalmente. Penso comunque che l’immagine non debba mai sovrastare la musica, quanto piuttosto viaggiare in parallelo, accompagnarla.Un po’ tutti possediamo all’interno del nostro armadio una sneaker in particolare che indosseremmo ogni giorno e della quale non potremmo mai fare a meno. Qual è la silhouette che non può mai mancare all’interno del guardaroba di Rosa Chemical?
Ho davvero pochi dubbi a riguardo. Secondo me le Dior B22 sono imbattibili, una delle migliori silhouette in circolazione: assolutamente un must all'interno della mia sneaker rotation!La stagione più calda è alle porte e molti appassionati stanno cercando di mettere a segno gli ultimi acquisti per completare la rotazione estiva. Quali sono stati i tuoi pickups più recenti? E quali items consiglieresti ai nostri lettori?
In questo periodo non sto facendo molto shopping perchè mi sto focalizzando sulla macchina nuova. In ogni caso, uno dei miei ultimi acquisti è stata una borsetta di Dior (sono super fan delle borse), oppure un paio di pantaloni della tuta di Off-White scampanati (sono fan anche dei pantaloni a zampa) e qualche felpone oversize di Balenciaga. Per l’estate mi riempio di camice in lino di Zara “Briatore swag” e pantaloni matchati: preferisco sfoggiare accessori vistosi, magari un occhiale aggressivo da donna con borsetta abbinata.Negli ultimi anni il fashion system è andato incontro a una massiccia evoluzione per incontrare il gusto del pubblico e rimanere al passo coi tempi. Per ovviare a queste necessità è accaduto sempre più spesso che alcuni marchi blasonati decidessero di stringere importanti collaborazioni con esponenti del panorama discografico internazionale, dando vita a capsule collection esclusive e ricercatissime. Dopo l’esperienza insieme a Danilo Paura, se potessi individuare un brand qualsiasi con cui collaborare in futuro, quale sceglieresti e perché? Quale item realizzeresti?
Mi piacerebbe collaborare di nuovo con Danilo, ma devo ammettere che sarebbe davvero cool lavorare insieme a Burberry, Maison Margiela, Balenciaga oppure Vetements. Cercherei di creare qualcosa di easy per un utilizzo giornaliero e qualcosa di più estremo per le occasioni un po’ più chic. Sarebbe interessante anche ideare qualcosa di innovativo per quanto riguarda l’intimo: sottovesti, calzini, mutande, etc.Rimanendo in tema, vista anche la recente uscita del tuo ultimo progetto, hai per caso in programma di rilasciare un merchandising ufficiale, oppure hai piani a lungo termine?
Si, stiamo per droppare il merch, invito infatti tutti i lettori a restare sintonizzati. E chi lo sa se a breve tutto questo non possa diventare un brand vero e proprio? La creatività non ci manca, il team è pazzesco, i feedback da parte del pubblico sono incoraggianti: posso promettere che succederanno grandi cose.Un’ultima domanda. Come anticipato in precedenza, a partire dal primo aprile è disponibile su tutte le piattaforme digitali “FOREVER AND EVER”, la deluxe edition del tuo primo disco. A distanza di una settimana dalla release, ti ritieni soddisfatto di come il pubblico ha accolto il progetto nella sua totalità?
Assolutamente sì, siamo tutti soddisfatti e abbiamo superato ogni nostra aspettativa anche se, come al solito, non è mai abbastanza e stiamo già lavorando per fare meglio!Ringraziamo Rosa Chemical per averci concesso questa intervista e vi invitiamo ad ascoltare “Forever and Ever” su Spotify e Apple Music.advertising
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