Limitarsi a considerare una sfilata come una semplice vetrina per le nuove collezioni significherebbe sottovalutarne erroneamente la portata: questi eventi, infatti, rappresentano per ciascuna maison una sorta di manifesto d’intenti, un’occasione per raccontare al pubblico e agli addetti ai lavori la propria visione creativa e concettuale. Per questo motivo, dunque, la scelta di una location adatta diventa un passaggio fondamentale, capace di amplificare il messaggio di un brand e di renderlo ancora più incisivo.

Pochi sembrano abbracciare questo principio meglio di Saint Laurent, con la griffe del gruppo Kering che, tra passerelle sotto la Tour Eiffel e altre nel deserto, negli ultimi anni si è costantemente superata nella ricerca dei luoghi più adatti in cui presentare le proprie creazioni. Più recentemente, però, il brand guidato da Anthony Vaccarello ha individuato nella suggestiva Bourse de Commerce di Parigi il palcoscenico perfetto per la sua estetica, un equilibrio di storia e modernità reso possibile anche dall’intervento di un maestro dell’architettura.

Costruito nel 1767 sulle rovine dell’Hôtel de la Reine, voluto in origine da Caterina de’ Medici, l’edificio nacque come centro per il commercio del grano e di altri beni, per poi diventare la sede della Camera di Commercio parigina. Nel 2016 è passato sotto l’ala di François Pinault, leader del gruppo Kering, che ne ha affidato la riprogettazione al celebre architetto Tadao Ando. Quest’ultimo ha dato nuova vita all’intera struttura, inaugurata nel 2021 come sede della prestigiosa Collezione Pinault di arte contemporanea, creando un autentico punto di riferimento nel panorama culturale della città.

Nel dettaglio, l’archistar giapponese ha unito passato e presente accostando alla monumentalità dell’edificio originale il rigore geometrico che caratterizza molte delle sue opere. Tale obiettivo è stato raggiunto implementando al di sotto dell’iconica cupola in ferro e vetro una solenne struttura cilindrica in cemento, larga 29 metri e alta 9. Quest’ultima custodisce al piano terra uno spazio espositivo dedicato ad alcune delle 5.000 opere che costituiscono la Collezione Pinault, per poi collegarsi ai livelli superiori e inferiori tramite avvolgenti rampe di scale. Dalla sommità della muro, inoltre, è possibile ammirare i 1.400 metri quadrati di affresco che rivestono la cupola, raffiguranti una rappresentazione dei quattro continenti realizzata nel XIX secolo.

Al terzo piano la Bourse de Commerce ospita un ristorante affacciato sulle vie di Les Halles, ma è scendendo al livello più basso che si incontra il cuore della nuova costruzione. Qui, infatti, le pareti cilindriche delineano un auditorium da 284 posti, dotato di divani modulari De Sede DS-600 in pelle nera e fari perimetrali per l’illuminazione. Nella sua semplicità, sormontato dalla magia degli affreschi, rappresenta l’ambiente perfetto per accogliere le sfilate di Anthony Vaccarello. Infine, la distribuzione della luce è come al solito protagonista: le proiezioni solari, entrando dalla cupola vetrata, pervadono l’intero complesso, e secondo Tadao Ando sono fondamentali per rivelare “le geometrie e le espressioni della parete in calcestruzzo”.