Lo “zip-tie ring” di Ambush scatena l’indignazione del web
STYLE
21 Gennaio 2021
Articolo di
Aldo AbronzinoLo “zip-tie ring” di Ambush scatena l’indignazione del web
Lavorare nell’ambito del fashion system non è di certo semplice, in particolare se ad altissimi livelli. Per riscuotere feedback positivi da parte della critica e del pubblico è necessario saper innovare, essere al passo coi tempi e proporre con continuità idee originali.
Ogni tanto, forse eccessivamente colti dalla smania di voler primeggiare in queste categorie, alcuni brand riescono a superare certi limiti diventati ormai consuetudini per la moda internazionale: specialmente nel campo degli accessori, dove solitamente si ha più libertà di scelta e si può sfogare tutta la propria vena creativa, assistiamo sempre con più frequenza alla presentazione di prodotti davvero molto stravaganti e inusuali.
Questo è dunque il caso di un nuovo accessorio rilasciato qualche giorno fa sul sito ufficiale di Ambush, ormai celebre maison nipponica fondata e gestita dalla designer Yoon Ahn. Nello specifico, si tratta fondamentalmente di un anello in ottone nero che riproduce la forma di un classico zip-tie regolabile, proprio come quello applicato su tutte le sneakers firmate Nike x Off-White. Il dettaglio che ha fatto scatenare l’indignazione del pubblico, pronto a puntare il dito nei confronti del fashion system, risiede però nel prezzo di questo prodotto: €290.
Chiaramente si tratta di una cifra da capogiro per un item di questo tipo, quasi fuori mercato, ma ragionateci un po’ su: Andy Warhol diceva “Tutti gli scandali aiutano la pubblicità perché non esiste migliore pubblicità di quella cattiva”.
E se fosse invece tutta una trovata strategica per attirare ulteriormente l’attenzione del pubblico sul brand e sul prodotto? Se si fosse trattato di un anello normale, in vendita a un prezzo diverso, nessuno ne avrebbe parlato e per Ambush non ci sarebbe stato alcun tipo di vantaggio: in questo modo, invece, l’indignazione del web ha dato il via a una reazione a catena, che ha inevitabilmente spinto milioni di utenti a verificare in prima persona la veridicità di questa notizia, recandosi dunque sul sito del brand giapponese.
Potrebbe sembrare subdolo, ma questo episodio conferma la teoria di Warhol.
Ogni tanto, forse eccessivamente colti dalla smania di voler primeggiare in queste categorie, alcuni brand riescono a superare certi limiti diventati ormai consuetudini per la moda internazionale: specialmente nel campo degli accessori, dove solitamente si ha più libertà di scelta e si può sfogare tutta la propria vena creativa, assistiamo sempre con più frequenza alla presentazione di prodotti davvero molto stravaganti e inusuali.
Questo è dunque il caso di un nuovo accessorio rilasciato qualche giorno fa sul sito ufficiale di Ambush, ormai celebre maison nipponica fondata e gestita dalla designer Yoon Ahn. Nello specifico, si tratta fondamentalmente di un anello in ottone nero che riproduce la forma di un classico zip-tie regolabile, proprio come quello applicato su tutte le sneakers firmate Nike x Off-White. Il dettaglio che ha fatto scatenare l’indignazione del pubblico, pronto a puntare il dito nei confronti del fashion system, risiede però nel prezzo di questo prodotto: €290.
Chiaramente si tratta di una cifra da capogiro per un item di questo tipo, quasi fuori mercato, ma ragionateci un po’ su: Andy Warhol diceva “Tutti gli scandali aiutano la pubblicità perché non esiste migliore pubblicità di quella cattiva”.
E se fosse invece tutta una trovata strategica per attirare ulteriormente l’attenzione del pubblico sul brand e sul prodotto? Se si fosse trattato di un anello normale, in vendita a un prezzo diverso, nessuno ne avrebbe parlato e per Ambush non ci sarebbe stato alcun tipo di vantaggio: in questo modo, invece, l’indignazione del web ha dato il via a una reazione a catena, che ha inevitabilmente spinto milioni di utenti a verificare in prima persona la veridicità di questa notizia, recandosi dunque sul sito del brand giapponese.
Potrebbe sembrare subdolo, ma questo episodio conferma la teoria di Warhol.
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