Qiaodan Sports dovrà risarcire Michael Jordan di 46.000 dollari per danni morali
LIFESTYLE
7 Gennaio 2021
Articolo di
Flavia De MaioQiaodan Sports dovrà risarcire Michael Jordan di 46.000 dollari per danni morali
Che Jordan Brand rappresenti uno dei marchi sportswear più desiderati e imitati del momento è ormai fuori discussione. Ma non tutti sapranno che una battaglia legale, intrapresa da ormai quasi dieci anni tra il colosso di Beaverton e il marchio cinese Qiaodan Sports sia da poco tempo giunta al termine.
Negli scorsi mesi infatti, vi avevamo parlato della decisone della Corte Suprema Cinese di voler tutelare la proprietà intellettuale di Nike e del campione americano; essa ha infatti stabilito che lo stesso logo di Qiaodan Sports, raffigurante Michael Jordan in procinto di schiacciare a canestro, e il nome Qiaodan, che tradotto in mandarino significa proprio “Jordan”, rappresenterebbero un evidente richiamo e dunque un reato nei confronti del marchio di Beaverton.
Tuttavia, questa spiacevole vicenda ha ricevuto importanti aggiornamenti proprio nel corso degli ultimi giorni. Il tribunale di Shanghai è ritornato sull'accaduto stabilendo le condizioni del risarcimento: Qiaodan Sports dovrà sostenere una spesa di 46.000 dollari a favore dell’ex giocatore NBA a causa dei “danni morali” provocati, più i costi legali che ammonterebbero a circa 7.600 dollari. Il marchio non potrà inoltre più utilizzare sui propri prodotti i caratteri cinesi “喬丹” (traduzione mandarina di Jordan) e dovrà altresì adoperarsi per rilasciare delle scuse pubbliche attraverso comunicati stampa e canali social chiarendo una volta e per tutte la “non affiliazione” con Michael Jordan.
In piena coerenza con la decisione già presa in precedenza, sembrerebbe che vincere una causa non sia bastato per sistemare gli errori commessi. Sicuramente l’esito di questa vicenda vuole rassicurare tutti coloro che hanno il diritto di tutelare il proprio marchio, punendo di conseguenza ciò che in questo campo così ampio e competitivo non può essere ammesso.
Negli scorsi mesi infatti, vi avevamo parlato della decisone della Corte Suprema Cinese di voler tutelare la proprietà intellettuale di Nike e del campione americano; essa ha infatti stabilito che lo stesso logo di Qiaodan Sports, raffigurante Michael Jordan in procinto di schiacciare a canestro, e il nome Qiaodan, che tradotto in mandarino significa proprio “Jordan”, rappresenterebbero un evidente richiamo e dunque un reato nei confronti del marchio di Beaverton.
Tuttavia, questa spiacevole vicenda ha ricevuto importanti aggiornamenti proprio nel corso degli ultimi giorni. Il tribunale di Shanghai è ritornato sull'accaduto stabilendo le condizioni del risarcimento: Qiaodan Sports dovrà sostenere una spesa di 46.000 dollari a favore dell’ex giocatore NBA a causa dei “danni morali” provocati, più i costi legali che ammonterebbero a circa 7.600 dollari. Il marchio non potrà inoltre più utilizzare sui propri prodotti i caratteri cinesi “喬丹” (traduzione mandarina di Jordan) e dovrà altresì adoperarsi per rilasciare delle scuse pubbliche attraverso comunicati stampa e canali social chiarendo una volta e per tutte la “non affiliazione” con Michael Jordan.
In piena coerenza con la decisione già presa in precedenza, sembrerebbe che vincere una causa non sia bastato per sistemare gli errori commessi. Sicuramente l’esito di questa vicenda vuole rassicurare tutti coloro che hanno il diritto di tutelare il proprio marchio, punendo di conseguenza ciò che in questo campo così ampio e competitivo non può essere ammesso.
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