In mostra a Milano la coolness di Elio Fiorucci
STYLE
6 Novembre 2024
Articolo di
Michela FrauIn mostra a Milano la coolness di Elio Fiorucci
Pop, iper colorato e visionario. A tratti ribelle, provocatore e rivoluzionario. Sono solo alcuni degli aspetti che hanno reso grande Elio Fiorucci, al cui genio rende omaggio la mostra in Triennale Milano, visitabile a partire da oggi fino al 16 marzo 2025.
Curata da Judith Clark con il progetto di allestimento di Fabio Cherstich, la retrospettiva esplora le vicende umane, imprenditoriali e culturali del creativo milanese, scomparso nel 2015 all’età di ottant’anni, con l’intento di restituirne le diverse dimensioni. Elio Fiorucci fu infatti designer, stilista, cool hunter e imprenditore, pioniere anche nel retail.
Molti non esitano a considerare il suo iconico store in Galleria Passerella a Milano, aperto nel 1967 dopo un illuminante e immersivo viaggio nella Swinging London, il primo concept store della storia. Progettato insieme alla scultrice Amalia Del Ponte, il negozio fu ideato dallo stesso Elio come un potpourri di tutto ciò che rende la vita interessante: un laboratorio di idee con abiti, gadget da tutto il mondo e vetrine che non di rado ospitavano performance artistiche.
Nel 1983 chiamò persino Keith Haring a disegnare le pareti del negozio milanese, che divenne l’epicentro della cultura giovanile di quegli anni. Ma Haring era solo uno tra i tanti artisti che gravitavano attorno a lui. Poi Basquiat, Andy Warhol e una giovanissima Madonna, che spesso frequentavano il negozio newyorkese al 123 East 59th Street di Manhattan, inaugurato nel 1976.
Una creatività vulcanica che verrà raccontata nella mostra, la quale ripercorrerà anche vita e biografia dello stilista, attraverso una serie di prodotti industriali e materiali provenienti dal suo archivio personale. A condurre in questo viaggio che si snoda tra le sale della Triennale, la voce dello stesso Elio che risuona in registrazioni inedite. Completano il progetto una serie di ricerche sviluppate da accademici e collaboratori e un catalogo edito da Electa.
«La mostra “Elio Fiorucci” celebra il genio visionario di Elio che ha saputo creare non solo un marchio di moda iconico, ma un vero e proprio mondo che è ancora oggi per noi fonte di ispirazione nel nuovo corso di Fiorucci», dichiara Francesca Murri, attuale creative director di Fiorucci. A lei, in tandem con il CEO Alessandro Pisani, il compito di guidare il brand nel suo nuovo capitolo, iniziato nel 2023 con l’acquisizione da parte dell’imprenditrice svizzera Dona Bertarelli.
L’intento è quello di condurre il marchio verso il riposizionamento, tramite una produzione al 100% Made in Italy, un nuovo headquarter di cui si attende l’apertura, e il recupero della coolness e dell’audacia intrinseche nel DNA del marchio. D’altronde, Fiorucci fu quello del logo con i dolci angioletti dai boccoli d’oro, ma fu anche quello che creò i primi jeans capaci di seguire e evidenziare le curve del corpo femminile. E persino quello che ideò il bracciale-calendario per la pillola anticoncezionale, l’anno in cui diventò legale.
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