Dalle ultime stagioni si poteva pensare che lo stile streetwear in passerella fosse finito, soppiantato da quella concept idea di quiet luxury così minimale da essere, oltre che commerciale, dannatamente perfetta su chiunque. In quest’ultimo fashion month, tuttavia, i brand stanno offrendo al fashion system un sistema di lettura diverso, assottigliando sempre di più la linea di confine che, almeno teoricamente, aveva tenuto quanto più possibile separate l’estetica quotidiana, tecnica e a tratti sportiva, con quella moda solitamente percepita come “alto lusso”. 

Sulle pedane delle fashion week, sempre più griffe sono tornate infatti ad abbracciare uno stile casual che strizza l’occhio a quegli elementi streetwear e athleisure che tanto colpiscono nei looks di strada. Nonostante tutto, questo fenomeno non è da considerarsi come una vera e propria rivoluzione nel mondo della moda, quanto piuttosto un cambiamento di paradigma che riflette sia le trasformazioni del gusto, sia una chiave interpretativa aggiornata delle sottoculture urbane.

Esempi emblematici di questo trend sono stati gli show di The Attico, Off-White, GCDS e Avavav, dove i capi in passerella hanno fuso perfettamente la funzionalità con il lusso, dimostrando così come lo stile sporty chic possa conquistare anche i guardaroba più sofisticati. Ma altresì all’interno della categoria streetwear 2.0 hanno trovato spazio anche marchi come Dior, Coach, Diesel o persino Gucci. Big brand che, pur rimanendo fedeli al proprio heritage, hanno proposto delle visioni casual largamente indossabili soprattutto da un target giovane, mostrando così una moda più accessibile e versatile, veramente ready-to-wear. Insomma streetwear.

Off-White

Avavav

The Attico

Dior

Diesel

Gucci

Balenciaga

GCDS

Coach

Federico Cina

Cecilie Bahnsen

Ann Demeulemeester

Junya Watanabe

Coperni