I luxury store di design firmati dagli archistar
STYLE
2 Luglio 2024
Articolo di
Camilla BordoniI luxury store di design firmati dagli archistar
C’è il binomio tra moda e cinema, poi quello tra moda-musica, moda-cibo e… ovvio, non poteva mancare anche quello tra moda e architettura. Non vogliamo però parlare delle collaborazioni nate tra brand e aziende di design, il cui prodotto troverebbe bene il suo spazio al salone del mobile milanese. Questa volta Il legame tra fashion&design a cui ci riferiamo vede coinvolti da una parte le griffe e dall’altra direttamente gli archistar più noti al mondo. E non per fare una borsa, non per creare una capsule collection alla portata di tutti e pensata per andare sold out. Ma per progettare uno store intero.
Si vocifera che Coco Chanel una volta disse: «La moda è come l’architettura, è una questione di proporzioni». Ed effettivamente anche su questo la stilista aveva visto giusto, perché se le maison corteggiano e sono disposte a tutte pur di ingaggiare architetti pluripremiati per creare o rifare daccapo un negozio un motivo c’è. Dal fattore estetico al touch tecnologico, sono innumerevoli i fattori che rendono un flagship un vero tempio della moda più che un semplice negozio, dove i clienti sono guest e viaggiatori business pronti ad aspettare una borsa comodamente seduti nella luxury lounge.
Che sia infatti pensato per accrescere la brand awareness, creare buzz o per migliorare e offrire una premium shopping experience, la firma di un archistar su uno store o addirittura su un intero building di ultra design rappresenta un discorso sempre più importante per le maison. È una dichiarazione di stile ma anche un’abile mossa di marketing e comunicazione a cui molte case di moda non hanno saputo resistere.
Hermès di Tokyo: Renzo Piano
Dolce&Gabbana di Roma: Eric Carlson
Louis Vuitton di Singapore: Moshe Safdie + Peter Marino
Tiffany & Co di New York: Peter Marino
Dior di Seoul: Christian de Portzamparc
Stuart Weitzman di Milano: Zaha Hadid
Prada di Tokyo: Herzog & de Meuron
Giorgio Armani di New York: Massimiliano e Doriana Fuksas
Rolex di Tokyo: Gwenael Nicolas
Tod’s di Tokyo: Toyo Ito
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