Chanel era la sua maison nel puro senso della parola: entrata nel 1987, ha lavorato per il marchio per più di trent’anni, gli ultimi cinque occupandosi della direzione creativa dopo la morte di Karl Lagerfield, che l’aveva definita «il suo braccio destro e braccio sinistro». Ma ora, a 62 anni, Virginie Viard, dice addio.

A confermarlo una nota del brand che annuncia l’addio di Viard «dopo una proficua collaborazione durata cinque anni come direttrice creativa delle collezioni moda», spiegando che «una nuova organizzazione creativa per la casa sarà annunciata a tempo debito. Si apre un nuovo capitolo per Chanel Mode. Siamo fiduciosi nella capacità dei team di garantire la continuità delle collezioni in questo periodo di transizione», si legge nella comunicato.

Secondo i rumors, pare che alla base dell’addio ci siano stati attriti interni tra Virginie Viard e Bruno Pavlovsky, presidente del brand, e che dopo una discussione proprio con Pavlovsky -che solo poche settimane fa aveva lodato il lavoro della stilista al termine della sfilata Cruise presentata a Marsiglia- Viard avrebbe abbandonato la maison senza più tornare.

La figura di Virginie Viard all’interno della maison sembrava imprescindibile, e inamovibile sembrava il suo ruolo: dopo la morte di Karl Lagerfeld, i fratelli Alain e Gérard Wertheimer, proprietari del marchio, avevano scelto lei come direttrice creativa per proseguire il lavoro dell’iconico stilista tedesco con cui aveva un profondo legame. Inoltre con Viard, Chanel aveva registrato un aumento delle vendite annuali del 2023 del 16% su base comparabile, a 19,7 miliardi di dollari e l’utile operativo aveva raggiunto i 6,4 miliardi di dollari, anche se buona parte di queste crescite erano state guidate da un aumento del 9% dei prezzi. 

Virginie Viard che lascia Chanel mette dunque in “play” la melodia del valzer di poltrone che sta animando l’haute couture e sono diversi i nomi che si leggono su Stylenotcom – alcuni papabili altri un po’ azzardarti – come possibili successori della stilista. Hedi Slimane, attuale creative director di Celine, sembra essere l’erede più quotato date le voci che lo vedono lontano dal brand del gruppo LVHM, che avrebbe addirittura già pronto Michael Rider per succedergli. Impossibile poi non pensare a Pierpaolo Piccioli, che da qualche mese ha lasciato Valentino e non ha annunciato il suo futuro.

Anche i profili di Sarah Burton, Jeremy Scott, Tom Ford, John Galliano o Phoebe Philo potrebbero essere presi in considerazione da Chanel, che nonostante l’addio di Viard, presenterà come previsto la sua collezione Haute Couture Autunno-Inverno 2024/25 all’Opéra Garnier il 25 giugno.