Il nuovo spettacolare negozio di Dior a Ginevra
STYLE
2 Aprile 2024
Articolo di
Dario SimonettiIl nuovo spettacolare negozio di Dior a Ginevra
Parallelamente alla costante crescita dell’online shopping, l’unicità di esperienza offerta dai brand del lusso passa sempre di più attraverso quello che i clienti possono fisicamente vivere nei rispettivi negozi: i punti vendita inaugurati negli ultimi anni da maison come Gucci, Saint Laurent e Bottega Veneta ne sono un evidente esempio, così come lo è l’ormai affermato fenomeno dei pop-up store.
In tale contesto, Dior ha nuovamente scelto la città svizzera di Ginevra per l’apertura del suo più recente flagship store, che diventa il quinto nell’omonimo cantone e arriva a due anni di distanza dalla restaurazione dello storico negozio parigino di Avenue Montaigne.
L’imponente edificio è stato progettato da Christian de Portzamparc, architetto francese premiato nel 2004 con il premio Pritzker, che già nel 2015 aveva firmato il negozio di Seoul della maison, mentre per quanto riguarda la location il brand ha optato per Rue du Rhône, la zona più lussuosa della città situata a pochi passi dal fiume Rodano.
All’esterno, lo store è caratterizzato da un rivestimento costituito da sei giganti petali in resina bianca, che vanno quasi ad avvolgere le vetrate dei dieci piani che formano la struttura. Di questi, sette sono adibiti al retail, e in particolare ognuno di essi è dedicato ad una categoria di prodotto differente: ready-to-wear maschile e femminile firmati da Kim Jones e Maria Grazia Chiuri, oltre a gioielli, scarpe e borse, tra gli altri.
Gli ultimi due livelli sono invece riservati ai clienti premium, che potranno rilassarsi nelle apposite zone lounge privatizzate e godere della spettacolare vista sulle Alpi e sul Lago di Ginevra grazie alla terrazza panoramica.
Per garantire un’esperienza più lussuosa e originale possibile, non poteva poi mancare una ricca collezione di opere d’arte, che va ad impreziosire i diversi spazi dello store con creazioni realizzate da artisti contemporanei del calibro di Pamela Rosenkranz, William Coggin, Martin Kline e Dashiell Manley, per citarne alcuni.
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