Il patrimonio immobiliare di Giorgio Armani, in continua espansione, può vantare un’estesa e variegata lista di proprietà, sparse in giro per la Penisola e nei limitrofi confini di Svizzera e Francia: da Forte dei Marmi a Saint-Moritz, da Parigi a Villa Rosa, il rifugio personale dello stilista situato nel comune di Broni, senza poi dimenticare Saint-Tropez, Pantelleria e ovviamente Milano.

Proprio nella capitale italiana della moda è infatti situata una delle abitazioni più importanti tra quelle in cui Re Giorgio passa il suo tempo, sia ovviamente per l’importante ruolo della città meneghina nell’industria del fashion, che per la particolarità della casa stessa dal punto di vista del design e di come essa racconta la personalità del proprietario.

L’appartamento occupa tre piani più terrazzo di un imponente edificio Seicentesco situato in Via Borgonuovo 21, nell’elegante ed esclusivo quartiere di Brera, e fu acquistato da Armani nel 1982 con l’intento di trasformarlo in un’ “isola tranquilla” dove ospitare i suoi amici più stretti, come dichiarato dallo stilista piacentino stesso ad AD Italia.

All’interno, Re Giorgio si è avvalso del tocco esperto di Peter Marino, rinomato architetto e designer statunitense e suo assiduo collaboratore, per “esaltare la materialità degli spazi”, mescolando tra loro stili ed epoche che vanno dagli anni ’30 e ’40 a quelli moderni, e includendo dunque anche elementi delle più recenti collezioni di Armani/Casa.

Le luminose stanze della casa sono pervase da un delicato fondersi di forme e tinte diverse, amplificato dal contrasto tra colori chiari, che siano essi il bianco, il crema o il tortora, e quelli scuri, prevalentemente nero e marrone. Tra i numerosi tocchi di verde, garantiti dalle piante sparse per l’appartamento e soprattutto nello studio, non mancano poi dettagli etnici e tribali, o pezzi di arredamento volti a richiamare particolari momenti della vita dello stilista.