In un’epoca storica in cui la qualità della vita e il benessere sociale sono argomenti sempre più al centro del dibattito pubblico, assume particolare importanza la classifica delle province italiane in cui si vive meglio che Il Sole 24 Ore pubblica con cadenza annuale dal 1990.

I parametri utilizzati dalla testata per la valutazione sono ben 90, suddivisi in 6 macro categorie: “affari e lavoro”, “ambiente e servizi”, “ricchezza e consumi”, “demografia, salute e società”, “giustizia e sicurezza” e “cultura e tempo libero”.

Sulla base dei dati raccolti negli ultimi 12 mesi, dunque, la città italiana dove si vive meglio nel 2023 è quella di Udine, che compie un balzo di 11 posizioni rispetto allo scorso anno e si aggiudica la vetta della classifica generale per la prima volta. L’area del capoluogo friuliano si è distinta in particolare per qualità di vita di donne e bambini, giustizia, elevato numero di palestre e centri benessere e bassa frequenza dei reati.

Il podio è completato da Bologna e Trento, migliori rispettivamente nelle categorie relative a “demografia, salute e società” e indice di sportività, mentre si classificano quarta e quinta le province di Aosta e Bergamo, quest’ultima detentrice del titolo di capitale italiana delle cultura nel 2023 insieme a Brescia.

Rimane stabile all’ottava posizione invece Milano, che primeggia per quanto riguarda “Affari e Lavoro” ma che nella classifica generale si fa precedere da Modena e Firenze. La provincia toscana, in particolare, scende di tre gradini rispetto al 2022, a causa di fattori come l’aumento dei furti e il caro affitti. Le province di Monza e Brianza e di Verona chiudono infine la Top 10, dominata dunque dai territori settentrionali.

Tra le principali province di Nord e Centro faticano Venezia, caduta di dodici posizioni fino al classificarsi 34esima, Roma e Torino, rispettivamente 35esima e 36esima, e Genova, 47esima ma ben 20 posizioni più in basso rispetto al 2022.

Si conferma in negativo invece il trend relativo ai territori del Sud Italia, che escludendo l’eccezione rappresentata da Cagliari (23esima) occupano per la maggior parte la parte bassa della classifica: 31 delle 40 province con la peggior qualità della vita sono infatti meridionali, con Caltanissetta, Napoli e Foggia che chiudono la classifica generale alle posizioni numero 105, 106 e 107.