L’era di Supreme sta finendo?
STYLE
13 Giugno 2023
Articolo di
Simone Dal Passo CarabelliL’era di Supreme sta finendo?
Il picco del successo commerciale di Supreme potrebbe aver iniziato il suo periodo di declino: nello specifico, il colosso dello streetwear con sede a New York ha generato ricavi per 523,1 milioni di dollari per l’anno conclusosi a marzo 2023, in calo rispetto ai 561,5 milioni di dollari dello stesso periodo nell’anno precedente.
Il rapporto presentato dalla società madre VF Corp. mostra anche come l’utile netto di Supreme sia sceso a 64,8 milioni di dollari, rispetto agli 82,4 milioni di dollari della stagione precedente. In questo contesto di decrescita sia in termini di fatturato che di utile, è importante sottolineare come i vertici del gruppo avessero precedentemente previsto ricavi per 600 milioni di dollari, sottintendendo quindi la possibilità del verificarsi di un trend a rialzo.
VF Corp, la società madre di altri pesi massimi del settore come The North Face, Vans e Dickies, ha acquisito Supreme per 2,1 miliardi di dollari al termine del 2020.
L’accordo conferisce a VF una posizione più ampia nel mercato dello streetwear, il cui valore è stimato ad oltre 50 miliardi di dollari, con un potenziale di crescita annuale percentuale a due cifre.
John Kernan Analista di TD Cowen
Nel frattempo però, diversi cambiamenti hanno modificato radicalmente la struttura interna e la quota di mercato del brand, come ad esempio la scelta di Tremaine Emory come direttore creativo del brand e l’avvio di una politica sempre più intensa di aperture di negozi fisici.
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