I 3 brand con il fatturato più alto dello scorso anno
STYLE
18 Aprile 2020
Articolo di
Simone Dal Passo CarabelliI 3 brand con il fatturato più alto dello scorso anno
Nonostante l'impatto dell'attuale emergenza sanitaria globale si riverbererà in maniera imprescindibile sull'andamento del fashion system, riteniamo sia importantissimo ricordare che il mercato dell'abbigliamento è uno dei settori in grado di muovere i maggiori volumi di vendite a livello macro-economico, chiamando in causa alcune statistiche in merito ai marchi con fatturato più alto nel 2019.
Prima che la piaga COVID-19 si abbattesse prepotentemente sull'intero sistema, alcuni dei più noti marchi d'abbigliamento macinavano da anni fatturati da capogiro, in grado di mantenere, con la propria stabilità ed il proprio social commitment, livelli di mantenimento sociale e di contributo al progresso degni di nota.
Tra questi rientrano indubbiamente i grandi colossi sporstwear, che nel corso degli anni sono andati a definire la nascita di vere e proprie culture d'identità all'interno del ramo sportivo: basti ad esempio pensare all'enorme influenza che marchi come Nike riflettono quando appoggiate ad eccelse figure calcistiche come quella di Cristiano Ronaldo.
E' proprio il brand di Beaverton a posizionarsi primo nel report annuale stilato da Brand Finance, che con i suoi 34.8 miliardi di fatturato distacca di gran lunga la seconda classificata, che invece non appartiene al ramo dell'abbigliamento sportivo.
Al secondo posto si posiziona infatti l'italianissimo Gucci, che cavalcando l'onda di un successo senza precedenti rincorso negli ultimi anni, supera il mostro sacro dello sportswear europeo con un fatturato di ben 17.6 miliardi di dollari.
Viene da se che la terza classificata possa essere soltanto adidas, che al netto di un'esponenziale risalita dopo il rischio crisi di quasi vent'anni fa, riesce a classificarsi terza nella chart dei più redditizi brand del 2019, con un fatturato di 16.5 miliardi.
Prima che la piaga COVID-19 si abbattesse prepotentemente sull'intero sistema, alcuni dei più noti marchi d'abbigliamento macinavano da anni fatturati da capogiro, in grado di mantenere, con la propria stabilità ed il proprio social commitment, livelli di mantenimento sociale e di contributo al progresso degni di nota.
Tra questi rientrano indubbiamente i grandi colossi sporstwear, che nel corso degli anni sono andati a definire la nascita di vere e proprie culture d'identità all'interno del ramo sportivo: basti ad esempio pensare all'enorme influenza che marchi come Nike riflettono quando appoggiate ad eccelse figure calcistiche come quella di Cristiano Ronaldo.
E' proprio il brand di Beaverton a posizionarsi primo nel report annuale stilato da Brand Finance, che con i suoi 34.8 miliardi di fatturato distacca di gran lunga la seconda classificata, che invece non appartiene al ramo dell'abbigliamento sportivo.
Al secondo posto si posiziona infatti l'italianissimo Gucci, che cavalcando l'onda di un successo senza precedenti rincorso negli ultimi anni, supera il mostro sacro dello sportswear europeo con un fatturato di ben 17.6 miliardi di dollari.
Viene da se che la terza classificata possa essere soltanto adidas, che al netto di un'esponenziale risalita dopo il rischio crisi di quasi vent'anni fa, riesce a classificarsi terza nella chart dei più redditizi brand del 2019, con un fatturato di 16.5 miliardi.
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