Quali sono i 3 video musicali più costosi della storia?
SOUND
13 Aprile 2020
Articolo di
Simone Dal Passo CarabelliQuali sono i 3 video musicali più costosi della storia?
Nonostante il mercato dello streaming musicale stia sempre più prendendo il sopravvento sulle altre forme di commercializzazione di tale categoria di prodotti culturali, anche piattaforme leader come Spotifty hanno, da più di qualche mese, cominciato ad includere delle brevi animazioni all'interno delle proposte dei propri artisti, aggiungendo quel valore in più al tradizionale ascolto, che però risulta ancora troppo limitato per essere paragonato ad un vero e proprio "video musicale".
Per moltissimi anni infatti, YouTube e la diffusione dei video musicali hanno enormemente contribuito allo spreading mediatico degli artisti stessi: basti semplicemente pensare all'incredibile ammontare di visualizzazioni che vantano video musicali risalenti all'epoca del music-video boom, coincidente con l'inizio degli anni 2000 e la metà/fine degli anni 10 del corrente secolo.
Alcuni cortometraggi di stampo musicale sanno dimostrarsi delle autentiche produzioni cinematografiche dirette da regie di alto calibro, e possono parallelamente arrivare a costare cifre davvero esorbitanti: andiamo a scoprire insieme quali siano stati i 3 video musicali più costosi della storia.
La stella del pop statunitense è stata una tra gli artisti che più hanno investito, nel corso degli ultimi 20 anni, per la registrazione e la produzione di video musicali che potessero sorprendere gli spettatori del piccolo schermo. Il video di "Die Another Day", il brano inserito all'interno dell'album "American Life" datato 2003, è finalizzato alla personificazione dei due estremi opposti che sarebbero forzati a convivere, oltre che nell'animo dell'artista stessa, anche all'interno del più generale ambiente sociale circostante, ossia quello del bene e del male. Il video, il cui valore viene fatto levitare dalla presenza di numerosissimi effetti speciali, è costato alla casa discografica di Madonna ben 7.9 milioni di dollari (cifre riportate da Forbes online).
Per la pubblicizzazione del proprio singolo di punta rilasciato nel corso del 1989, la pop-star decise di ingaggiare uno tra i più affermati registi dell'epoca: si trattò nella fattispecie di David Fincher, che appena 10 anni più tardi entrò nella leggenda della cinematografia dapprima con il rilascio dell'immortale "Fight Club", per poi spostarsi verso la produzione di "The Panic Room" nel 2002. Basando il fil rouge dell'intera sceneggiatura su una ricostruzione della pellicola "Metropolis", fu proprio l'ingaggio della prestigiosa regia a tradursi in uno dei costi più importanti, al netto di una spesa totale di circa 9.4 milioni di dollari (cifre riportate da Forbes online).
Ambientato in uno scenario ultraterreno caratterizzato dalle tipiche features del comune immaginario aerospaziale, la registrazione del videoclip più costoso della storia impiegò ben 11 giorni. I particolarissimi oggetti di scena, l'affitto del set, gli effetti speciali e le decorazioni stesse del set fecero salire il saldo totale di produzione ad una cifra degna del miglior Michael Jackson, sempre pronto a non farsi mancare il minimo dettaglio: ben 10.7 milioni di dollari (cifre riportate da Forbes online).
Per moltissimi anni infatti, YouTube e la diffusione dei video musicali hanno enormemente contribuito allo spreading mediatico degli artisti stessi: basti semplicemente pensare all'incredibile ammontare di visualizzazioni che vantano video musicali risalenti all'epoca del music-video boom, coincidente con l'inizio degli anni 2000 e la metà/fine degli anni 10 del corrente secolo.
Alcuni cortometraggi di stampo musicale sanno dimostrarsi delle autentiche produzioni cinematografiche dirette da regie di alto calibro, e possono parallelamente arrivare a costare cifre davvero esorbitanti: andiamo a scoprire insieme quali siano stati i 3 video musicali più costosi della storia.
3. Madonna - Die Another Day
La stella del pop statunitense è stata una tra gli artisti che più hanno investito, nel corso degli ultimi 20 anni, per la registrazione e la produzione di video musicali che potessero sorprendere gli spettatori del piccolo schermo. Il video di "Die Another Day", il brano inserito all'interno dell'album "American Life" datato 2003, è finalizzato alla personificazione dei due estremi opposti che sarebbero forzati a convivere, oltre che nell'animo dell'artista stessa, anche all'interno del più generale ambiente sociale circostante, ossia quello del bene e del male. Il video, il cui valore viene fatto levitare dalla presenza di numerosissimi effetti speciali, è costato alla casa discografica di Madonna ben 7.9 milioni di dollari (cifre riportate da Forbes online).
2. Madonna - Express Yourself
Per la pubblicizzazione del proprio singolo di punta rilasciato nel corso del 1989, la pop-star decise di ingaggiare uno tra i più affermati registi dell'epoca: si trattò nella fattispecie di David Fincher, che appena 10 anni più tardi entrò nella leggenda della cinematografia dapprima con il rilascio dell'immortale "Fight Club", per poi spostarsi verso la produzione di "The Panic Room" nel 2002. Basando il fil rouge dell'intera sceneggiatura su una ricostruzione della pellicola "Metropolis", fu proprio l'ingaggio della prestigiosa regia a tradursi in uno dei costi più importanti, al netto di una spesa totale di circa 9.4 milioni di dollari (cifre riportate da Forbes online).
3. Michael Jackson - Scream
Ambientato in uno scenario ultraterreno caratterizzato dalle tipiche features del comune immaginario aerospaziale, la registrazione del videoclip più costoso della storia impiegò ben 11 giorni. I particolarissimi oggetti di scena, l'affitto del set, gli effetti speciali e le decorazioni stesse del set fecero salire il saldo totale di produzione ad una cifra degna del miglior Michael Jackson, sempre pronto a non farsi mancare il minimo dettaglio: ben 10.7 milioni di dollari (cifre riportate da Forbes online).
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