Italia in quarantena, seconda settimana. Continuano le nostre giornate da passare in casa, tra lezioni online, smartworking e serie tv. C’è più tempo per la famiglia, per gli amici (da chiamare o videochiamare), per il cane o il gatto. Per noi. E la moda lo sa.

Durante questo momento incerto, la moda, e specialmente lo streetwear, non si ferma. Anzi, sembra che voglia arrivare sempre più veloce al consumatore finale per donargli quella mezz’ora di serenità, di spensieratezza e, perché no, di sogno. In questi giorni, ho ricevuto meno mail di lavoro del solito: i comunicati stampa dal fashion system si sono ridotti notevolmente. Ma non quelli dei marchi di streetstyle. I brand giovani, specializzati in sneakers o in casualwear, per esempio, continuano a essere «attivi» in questo periodo di quarantena e di lavoro agile. E sapete una cosa? Tutto ciò è meraviglioso. È meraviglioso perché si può conoscere qualcosa di nuovo (come un modello di scarpa o un drop di felpe) anche dal proprio divano di casa. Perché si può raccontare qualcosa di bello anche se non riusciamo più a vederci per strada. Perché si può descrivere una tendenza anche via Skype.

Tra i marchi che mi hanno colpito molto, in questi giorni, vi è stato Converse. Qualche giorno fa, il brand con sede a Boston ha svelato la collaborazione con TAKAHIROMIYASHITA TheSoloist, declinata in due sneakers CX Disrupt, una bianca e l’altra nera, tra suole tridimensionali e lettering creativo. Un inno allo streetstyle evoluto, in questi giorni di quarantena. E il mondo dei fan di tutto il mondo (e dei reseller) è impazzito di felicità. Ed è tornata la voglia di fare shopping, almeno online (i numeri delle vendite tramite e-commerce sono in netta crescita). Che sia uno dei (tanti) modi per raggiungere, velocemente, la fine di questo periodo?