Il concetto della tiratura limitata nel design è un qualcosa che ha da sempre diviso. In tanti credono che il product design sia legato a doppio filo con la produzione seriale; molti invece, al contrario, sono convinti che il design sia indipendente dalla riproducibilità dell’oggetto in grandi quantità.

Quelli che vogliamo mostrarvi oggi sono però tre prodotti, di produzione industriale, che hanno avuto una versione in tiratura limitata.

La poltrona Archibald per i 110 anni di Poltrona Frau

La poltrona Archibald, item di punta di Poltrona Frau, ha assunto varie forme sin dall’inizio e tutte sono state una testimonianza dello stile e dell’idea di design del marchio di mobili italiano. La sua storia risale al 1912 quando Renzo Frau aprì la sua prima fabbrica di produzione artigianale, Poltrona Frau.

Distaccandosi dall’austerità del design di quegli anni, Frau ha avuto il merito di introdurre un linguaggio luxury creando poltrone morbide e voluttuose, con pieghe delicate e cuciture raffinate. Il materiale prediletto? La pelle italiana, sinonimo di comfort ed eleganza. La linea Archibald vede la luce nei primi anni 2000, quando le sperimentazioni moderne erano sulla cresta dell’onda, ma la seduta venne progettata dall’architetto francese Jean-Marie Massaud nel 2009.

Per i 110 anni dell’azienda di Tolentino, l’Archibald è stata rimaneggiata in collaborazione con l’artista Felipe Pantone grazie ad un processo unico di stampa digitale su pelle. La collaborazione con l’artista argentino ha creato un connubio perfetto tra “passato analogico e futuro digitalizzato”, e attingendo dal mondo dell’immagine digitale la texture cromatica è ipnotica, ricordando una heat map. Questa edizione è stata esposta in occasione del Salone del Mobile a giugno 2022; realizzata in soli 110 esemplari, è andata subito sold out. 

La versione K dell’Arco di Flos

Arco, disegnata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni, è una “lampada a sospensione”, ovvero che non necessita di fori nel soffitto per poterne fruire.

Pensavamo a una lampada che proiettasse la luce sul tavolo. Ce ne erano già, ma bisognava girarci dietro. Perché lasciasse spazio attorno al tavolo la base doveva essere lontana almeno due metri. Così nacque l’idea dell’arco.

Achille Castiglioni

I due fratelli la progettarono per Flos traendo ispirazione dai lampioni dell’illuminazione pubblica, e per realizzarla utilizzarono acciaio inossidabile per lo stelo, con una struttura telescopica che ne permettesse l’allungamento, e una base in marmo di Carrara da 65 kg per poter donare stabilità. 

La genialità però non finisce qui. Nonostante la pesantezza della base, è una lampada mobile, poiché forata. La cupola della lampada è anch’essa forata, per due diversi motivi: uno di natura estetica, per proiettare sul soffitto degli effetti decorativi, e per facilitare il raffreddamento della portalampada. 

Nel 2022, in occasione del sessantesimo anniversario, il marmo di Carrara viene sostituito con cristallo senza piombo, in grado di rendere visibile la costituzione della lampada, e così nasce la versione “K” dell’Arco di Flos. Inizialmente per l’Arco K erano previsti solo 100 pezzi, successivamente ne sono stati realizzati 2022 in totale, venduto al prezzo di 10.000 euro, e ai primi 100 acquirenti è arrivata anche una serigrafia celebrativa numerata con il bozzetto originario della lampada. 

Il tavolo “Ora Ito” Roche Bobois

Disegnato dall’omonimo designer nel 2012 il tavolo “Ora Ito” entra nella Galerie Roche Bobois con una edizione limitata particolarissima. Questo eclettico tavolo con tre gambe in torsione è stato realizzato, per la sua limited edition, in bronzo seguendo la tecnica della colatura a cera persa, realizzata in una fonderia d’arte di Venezia.

Il risultato è un oggetto di design sobrio ed elegante, nonostante una vaga ispirazione futuristica che sembra sfidare le leggi di gravità data dalle gambe in torsione. Il tavolo “Ora Ito” costa 4.550 euro da listino, per questa versione di design limitato il costo cresce a 38.900 euro. L’utilizzo del bronzo, in aperta contraddizione con le linee sinuose, offre il ricordo di oggetti antichi migliaia di anni, seppelliti e ritrovati come una scoperta archeologica.