ACCESSORIES
16 Marzo 2023
Articolo di
string(26) "Simone Dal Passo Carabelli"Simone Dal Passo Carabelli
Rolex sta aprendo tre nuovi stabilimenti: presto più orologi sul mercato?
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16 Marzo 2023
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Simone Dal Passo CarabelliRolex sta aprendo tre nuovi stabilimenti: presto più orologi sul mercato?
Dopo il lancio del nuovo programma di usato certificato per far fronte alla sempre più ingente domanda di orologi attraverso una deviazione verso il mercato del second-hand, Rolex ha svelato nelle ultime ore i propri piani per il futuro, volti naturalmente ad una soddisfazione sempre più integrale della domanda dei consumatori.
L’azienda specializzata nella produzione e nella commercializzazione di timepiece di lusso aprirà in territorio svizzero ben tre nuovi siti produttivi per soddisfare l’aumento di domanda: attualmente il brand vanta già diversi siti produttivi nel territorio, con casse, quadranti, strutture di collaudo e assemblaggio che vengono realizzate in una località nei pressi di Ginevra. I movimenti vengono invece realizzati a Bienn, in uno stabilimento di quasi un milione di metri quadrati.
La costruzione dei nuovi impianti, che verranno localizzati nel cantone di Friborg, inizierà entro la fine del 2023 e la piena operatività è prevista entro un arco temporale che spazia dai 2 ai 7 anni. Nello specifico, la nuova fabbrica da 1,1 miliardi di dollari situata vicino a Bulle diventerà pienamente operativa nel 2029, mentre lo stabilimento temporaneo presso il parco industriale Vivier SA di Villaz-Saint-Pierre e lo stabilimento di Romont entreranno in funzione rispettivamente nel 2024 e nel 2025.
Sebbene Rolex non comunichi i dati di produzione, si stima che la società riesca attualmente a realizzare circa un milione di orologi all’anno, con un fatturato di quasi 8 miliardi di dollari nel 2021. Nonostante i numeri impressionanti, gli orologi attualmente in produzione non sono generalmente disponibili per l’acquisto immediato attraverso la rete di rivenditori autorizzati. Ciò accade in quanto la domanda supera di gran lunga l’offerta, riflettendosi su vertiginose impennate di prezzo sul mercato secondario e sul malumore dei clienti del brand, spesso costretti a sopportare lunghe attese per aggiudicarsi i prodotti desiderati.
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